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116 PROVINCIALE DEI CAPPUCCINI: 1768-1771 quiem » 9' 0 • Nel dicembre l'atmosfera si era fatta ancora pm pe– sante. 11 P. Adeodato diceva di non temere per sé, ma « per la povera umanita », pero confessava al Cerati di non essere tran– quillo91. Tuttavia, la quaresima del 1770 predicata alla corte, « in braccio alla disperazione » 92 , si risolvette in un successo dei piu clamorosi, · riscuotendo particolarmente il plauso lusinghiero dei due giovani sovrani. Rianimato da quell'incontro, l'oratore inco– mincia a pensare seriamente alla preparazione delle 25 prediche annuali per le quaresime dei prossimi anni. 11 12 marzo ottiene, percio, dai suoi superiori di Roma di essere esonerato, finito il; triennio di provincialato, dal concorrere a qualsiasi carica del– l'Ordine, l'esenzione dalla osservanza cappuccina, l'uso del da– naro e della carrozza, la scelta di un convento e di un frate com– pagno a suo servizio personale 93 e nel dicembre dello stesso an– no, anche il privilegio di fare mensa a parte, come usava in Roma il predicatore del palazzo apostolico 94 . Per impetrare tutti que– sti privilegi e dispense protesta, con evidente ostentazione, di non volersi servire che della via gerarchica, tramite i suoi su– periori magg.iori 95 • L'anno appresso, tuttavia, per ottenere da Clemente XIV un breve apostolico di conforma in perpetuo e di estensione dei medesimi privilegi, non rifuggira dall'impegnare caldamente i servizi del Du Tillot e dell'Azpuru, ambasciatore di Spagna a Roma 9 ª, non riuscendo per il momento che ad avere 90 Turchi al Cerati [a Lucca]: Parma, 3 nov. 1769. Coll.Lombardi, Colorno. 91 « No Tognetto car.mo non sono tranquillo, e se lo sono per lo presente, non lo posso essere per l'avvenire. 11 pensiero non e filosofico, lo capisco,.. In fine non temo per me, ma per _la povera umanita e questo titolo giustifica e ricopre ogni umana debolezza... ; procura di arricchire il tuo spirito di nuove, ed utili cognizioni, che possano un giorno metterti al caso di far del bene alla Societa... ». Al Cerati: Parma, 26 dic. 1769. Coll.Lomb.Colorno. Gia 1'8 dic. 1769 gli scriveva che in mezzo alla comune intranquillita in cui si viveva a Parma, si sforzava a furia di conati e di violenze di essere tranquillo. Ivi. 92 Al Cerati [a Lucca]: Parma, 10 marzo 1770. Coll.Lomb.Colorno. 93 Suppliche e rescritti del 12 e 30 marzo 1770. Ms. MBE, ,Mss.Campori, 12. La motivazione addotta per tutte queste dispense e l'obbligo « di predicare alla pre– senza de' principi tutte le quaresime due volte la settimana [poi tre volte], tutte le domeniche degli avventi ed anche qualche volta fra l'anno, quando piace alla pieta de' RR. Sovrani di comandarmelo. Tale carica m'impegna a dover comporre ogni anno fino a 25 discorsi e sempre nuovi, ai quali se aggiungansi alcune operette, che ho per le mani, contro i moderni spiriti forti, che intendo confutare colle stesse lor armi, Ella ben vede come tali occupazioni siano capaci di assorbirmi tutto l'an– no ». Al P. Erardo da Radkersburg, s.d. [febbr. 1770]. MBE, Mss.Campori,12. Cf. App. I, doc. 16. 94 Suppliüa e rescritto, Roma 3 dic. 1770. MBE, Mss.Campori, 12. 95 « Per ottenere tali grazie non ho voluto servirmi d'altro mezzo che di quello della P.V.Rev.ma, amando di dipendere in tutto e per tutto dai soli miei Superiori... La mia persona non e ignota al Santo Padre, che mi ha onorato altre volte con tratti singolarissimi di Sua Benignita », Turchi al P. Erardo da Radkersburg, s.d., ma autogr. [1770]. MBE, Mss.Campori, 12. 96 « II Sigr. Marchese di Felino non solamente e inteso di tutto, ma appoggera con sua lettera le mie umilissime suppliche, che otterranno sicuramente !'intento quando l'E.V.Rev.ma voglia degnarsi di rinvalidarle colle efficaci sue premure..• ». Turchi all'Azpuru: Parma, 2 aprile 1771, in Archivo de la Embajada de España, Correspondencia extraoficial, 432, edita edita in App. I, doc. 17. Cf. ivi, oltre che la 1ettera di raccomandazione del Turchi, fatta da! Du Tillot all'Azpuru (Parma, 3
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