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PERICOLI DELLA CORTE E CONVENTO DI FONTEVIVO 115 Correggio aveva avuta la « lietissima novella » della elezione del nuovo papa, Clemente XIV 84 • Ma sulla fine di maggio, ancora presso il Bianchi si era trovato con lui conforme nei pronostici di quel che si poteva temere « dalla cabala fratina del S. Padre» e nella massima, che ora piu che mai convenisse ai principi « di camminare con piede franco e di non lasciarsi sedurre a da– re neppure un sol passo addietro dalle lusinghe e dalle belle pa– role, colle quali il buon frate studiera di guadagnarne l'animo per corbellarli » 85 • Abbattuto dal caldo e dalla stanchezza, il 13 giu– gno il Turchi era. tornato a Parma. II Du Tillot lo aveva volu– to vedere immediatamente per avere notizie di Modena, poco importandogli che Roma facesse cio che voleva 86 • Nel dicembre dello stesso anno 1769, quando il Bianchi in viaggio per Milano per affari di governo e di passaggio da Par– ma, affinché un colloquio diretto tra i due ministri nelle circo– stanze in cui si trovavano, non desse moto a « ciarle », il P. Adeo– dato, come in aria d'andare a visitare qualche infermo, e delega– to a recarsi a confabulare con lui segretamente e col favore del– le tenebre, a nome del Du Tillot 87 • II Bianchi si riprometteva di passare poi nel ritorno, ai primi di febbraio del 1770, a ve– dere fugacemente anche il ministro di Parma e a dare di volo un abbraccio al « barbuto provinciale » 88 • Ma il desiderio di ac– comodamento con Roma, espresso vagamente dalle corti borbo- , niche tiene ormai bloccata la politica delle due corti, che si fa sempre piu difficile 89 • A queste preoccupazioni di politica interna ed estera, nel– l'animo del Du Tillot si aggiungono quelle non meno tormentose create dalle condizioni di corte sotto !'impulso di Maria Amalia. E' chiaro che a Parma sta maturando una rivoluzione di pa– lazzo. Gia ai 3 di novembre 1769 il Turchi scriveva, sia pure scher– zosamente, al Cerati: « Qui [a Parma] si vive all'usanza di Giob– be: militia est vita hominis. Si giuoca di scherma e chi ha coraz– za migliore teme meno. lo rido: ma veggo la spada imbrandita dai maligni anche contro di me. Se muoio in <luello dimmi re- 84 Campione di Prov. II, f.78. 85 11 Bianchi con palese soddisfazione scriveva immediatamente tutto questo al Du Tillot, per incoraggiarlo e procedere solidali nelle riforme e nella resistenza a Roma: Modena 25 maggio 1769. ASP, Cart.DuTillot, 53. Cf. App. I, doc. 8. 86 Du Tillot al Bianchi: Parma, 13 giugno 1769. Minuta in ASP, Cart. Du Tillot, 53. ' 87 Bianchi al Du Tillot: Modena, 18 dic. 1769, Milano, 27 dic. 1769. ASP, Cart. Du Tillot, 53. Cf. Apv. I, doc. 10-11. 88 Bianchi al Du Tillot: Milano, 17 e 31 genn. 1770. ASP, Cart. Du Tillot, 53. 89 Il 9 marzo 1770 il Du Tillot scrive al I¾ianchi: « Ancora sono allo scuro del fondamento sul quale si vocifera comunemente e si scrive... vicino l'accomoda– mento delle corti borboniche con quella di Roma. Anche a me pare di vederne dei segni non equivoci... ». Parma, 9 marzo 1770. APS, Cart. Du Tillot, 53. Nella stessa. Jettera parla del nos t ro b u o n P ro vi n c i a I e, che approvera indubbiamente una nuova disposizione antimonastica data in Modena, Cf. App. I, doc. 14.

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