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94 COLLABORATORE DEL DU TILLOT: 1764-1768 nistro diramava ordini minutissimi sulle modalita dell'esecuzio– ne e della sostituzione degli esuli. La rapidita fulminea e lo sfog– gio di forze di quei giorni che precedono l'impresa, danno l'im– pressione di una immediata risposta a Roma. I gesuiti, circa 170 in tutto il ducato, ma con beni considerevoli, nella notte tra il 7 e 1'8 febbraio s'incamminavano verso lo Stato Pontificioª 2 • Allo scoppio della lotta il P. Adeodato era rimasto accanto al Du Tillot, ribelle al monitorio romano 93 • Avvicinandosi pero la quaresima, che egli aveva impegnata a Bologna, fu costretto a lasciare Parma pochi giorni dopo. II 6 febbraio, alla vigilia del– l'espulsione dei gesuiti, di passaggio da Modena, era presso il Bianchi per affari che interessavano il suo governo 94 • A Bologna venne accolto con favore dal senatore Giovanni Zambeccari, al qua– le era stato raccomandato dal Du Tillot. I tempi, pero, non erano propizi al suo quaresimale in terra pontificia. Tanto piu che si at– tendevano in quella citta i gesuiti espulsi da Parma, proprio sul– l'inizio della quaresima. L'oratore per sottrarsi ai commenti mali– gni e alle rappresaglie in attesa che gli esuli venissero distribuiti nelle case religiose dello Stato Pontificio, tace accusando un grave raffreddore. Lo Zambeccari tiene informato il Du Tillot dell'anda– mento della indisposizione diplomatica del protetto, che nell'ap– partamento nobile del palazzo arcivescovile di Bologna, gode l'ami– cizia, e le cure del card. Vincenzo Malvezzi 95 • Passati i giorni della burrasca, in cui era pericoloso avventu– rarsi contro i venti e le maree in una citta pontificia, il Turchi riusciva a tenere avvinto il suo uditorio al pulpito e a condurre a termine il quaresimale con plauso"ª. Un Supplemento alla Gaz– zetta dí Parma, voce del governo parmigiano, in data Bologna 12 marzo informava i concittadini del buon andamento della pre– dicazione, della stima che il Malvezzi aveva dell'oratore, dei dotti convegni che si facevano attorno a questi in casa del cardinale 97 • Voci maligne avevano invece fatto circoláre la notizia che lo spre– giudicato oratore, collaboratore e intimo del Du Tillot, fosse stato preso dalla gendarmería pontificia e messo al sicuro in Castel 92 BENASSI, op.cit. V, 207-226. 11 decreto di espulsione venne approvato dal consiglio di stato, udito il ·voto di distinti teologi, 93 I fulmini romani non solo Iion rallentano l'amicizia con il Du Tillot, ma sembrano incrementarla maggiormente, come vedremo, noncurante delle difficolta di ordine religioso disciplinare. 94 11 Turchi recii a Modena diverse informazioni sulle riforme che si stavano preparando a Parma e la risoluzione del governo parmigiano di lasciar¡¡ che Roma strepitasse piuttosto sopra il fatto, ·che sopra le rimostranze. Cf. Bianchi al Duca Francesco III [Milano]: Modena, 7 :febbraio 1768. ASM, Cane.due.segretari, 107. .. Zambeccari al Du Tillot: Bologna, 13 e 22 febbr. 1768, ASP, Cart.borb. 954. Sull'antigesuitismo del Malvezzi, cf. PASTOR, Storia, dei Papi XIV /2, 205-211. 96 Zambeccari al Du Tillot: Bologna, 25 febbr. 1768. ASP, Cart.borb. 954. « E l'incontro che vi ebbe fu de' piu strepitosi. Quell'eminentissimo arcivescovo Mal– vezzi invaghito dei suoi rari talen ti lo accarezzava come suo figlio: e le nobilta, il clero, il popolo, lo riputavano un uomo insigne onde anche ne' giorni piu critici non se gli scemii l'udienza ». M s.parm. 1759, an. 1768. 97 Del 15 marzo 1768. 11 Malvezzi assisteva al quaresimale del Turchi.
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