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LA PRAMMATICA DELLA MANOMORTA: 1764 81 vazioni da lui additate al Du Tillot sullo scorcio del 1764 non saranno in seguito attuate che solo in parte. Tutto questo mani– festa pero con trasparenza, il vero stato d'animo del cappuccino all'inizio delle riforme ecclesiastiche in Parma. Tuttavia il problema centrale e questo: quale parte ebbe il Turchi nella preparazione della P r a mm a tic a delle manimor– te e dell' E di t to di perequazione dei tributi? Diciamo subito che all'importante quesito non si puo dare una risposta concre– ta. Il Turchi e stato di sovente accusato di avere collaborato alla prammatica. Anche nel 1788-1790 per giustificare il dinie– go della porpora cardinalizia che il duca don Ferdinando chie– deva insistentemente per lui a Pio VI dopo l'elezione episcopale, verra chiamata in causa questa cooperazione 4 1. Pertanto e diffi– eile credere che fossero solo accuse, anche se non si puo fissare chiaramente in quale tappa della preparazione del documento possa vedersi il suo contributo 42 • Schiattini e Riga nell'estate del 1764 appariscono, infatti, coadiuvati dall'opera preliminare dei giuristi e dei teologi consul– tori. Ma di questi conosciamo nominalmente solo il P. Giovanni Giacomo Aymar, minore osservante, gia teologo ducale d'onore, per una scheda evidentemente sfuggita alla distruzione, in cui ap– pare aggiunto agli altri teologi e canonisti 43 • A meta ottobre, narra il Benassi, i due fedeli collaboratori del Du Tillot avevano gia steso ·1a legge attenendosi ai criteri piu rigidi e senza prevedere alcuna licenza d'ammortizzazione. II ministro sottopose allora il disegno di legge all'esame del presi– dente camerale Nasalli e del consigliere Verona, rappresentanti rispettivamente la corrente piu moderata e la piu spinta. II Na– salli non poté ottenere che aggiunte e temperamenti diretti a togliere alle disposizioni qualsiasi carattere ingiurioso all'ordine clericale e aggiungere l'eventuale concessione del decreto d'am– mortizzazione. II vescovo Pettorelli, messo vagamente in sospet– to solo ai primi di ottobre, fece al ministro i piu pressanti scon– giuri per impedire lo scoppio della bomba, ma invano' 4 • Il 25 ot- 41 PEZ'ZANA, Memorie VII, 270; ALLODI, Serie cronologica II, 445. Cf. anche ,C. FANO, I primi Borboni a Parma, 136. 42 BENASSI, op.cit. V, 103-104; CASA, Controversie, 71-72. 43 La minuta porta solo l'annotazione: Reale decreto di 30 agosto 1764 per la patente di teologo Consultare in persona del Padre Giovanni Giacomo A:¡mar Re– ligioso Osservante di S. I/rancesco. ASP, Cart.borb. 930. Una consulta sull'ammortiz– zazione richiesta da! Du Tillot a un dotto regolare di sua confidenza, viene inviata <Con elogio da! segretario estense Felice Bianchi al suo sovrano in Milano. ASM, Registro de lle risposte date dall'Ill.mo Bianchi ai dispacci di S.A.R., in data 28 sett. 1766. 44 BENASSI, op.cit. V, 105. Cf. lettera della segreteria di stato del papa (24 nov. 1764) in cui si rimprovera il Pettorelli di non avere segnalato a Roma l'operato del governo di Parma, presso P. SAVIO, Devozione, 195 nota 1; anche in E. CASA, Controversie, 78-80. -6. R Adeodato Turchi
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