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III COLLABORATORE DEL DU TILLOT: 1764-1768 l. I PRECEDENTI DELLA COLLABORAZIONE. La política ecclesiastica nei ducati parmensi della seconda meta del secolo XVIII e stata studiata ripetutamente, con diver– si intenti e fortune, tra la fine del secolo scorso e i primi decen– ni del presente. Il Benassi dedicando ad essa una non piccola parte della sua voluminosa monografia sul Du Tillot1, ha vera– mente eclissato gli storici che lo hanno preceduto 2 • Il biografo del ministro riformatore, pur essendosi proposto ,di trattare l'argomento con « la maggiore imparzialita possibi– le »3, appare pero preoccupato di mostrare che il suo eroe non .era molto sensibile all'influsso illuministico e allo stimolo delle nuove idee. Quasi che illuminismo e nuove idee per essere tali ,dovessero identificarsi con gli estremismi deistici e ateistici della pubblicistica francese. In realta, gli stessi nuovi rapporti che nascevano tra chiesa e stato nella mentalita giurisdizionalista ,del Settecento erano un frutto maturato al sole dei nuovi tempi. Tra il vecchio e il nuovo regalismo c'e, infatti, una profonda .differenza. Gli stati si erano sempre arrqgati un influsso sulla •chiesa e sui beni ecclesiastici. Ma la rivendicazione dei diritti di ingerenza in passato avveniva in base a concessioni o privilegi particolari, veri o presunti che fossero. Ora tali diritti vengo- 1 U. BENASBI, G. Du Tillot. Un ministro riformatore del secolo XVIII. Parte V. .La politica ecclesiastica, 1-138. · 2 Tra i lavori piii. importanti, cf. G. ToNONI, Condizioni della Chiesa nei du– <Cati pa,rmensi dal 1731 al 1859, uno studio di complessive 827. pagine, apparso a ·puntate in Rivista universale, 5 (maggio 1867) 59-66.1080118.280-288; 6 (dicembre 1.867) 120-145.400-485; 7 (settembre 1868) 356-874; 8 (novembre 1868) 27-58; 9 (giu– gno 1869) 579-618; 10 (agosto 1869) 215-244; 11 (novembre 1869) 5-46; 12 (giugno 1.870) 56-80; 18 (febbraio 1871) 106-118; E. CASA, Controversie fra la corte di Parma e la Santa Sede nel secolo XVIII, Modena 1881, gia apparso in Atti e memorie della .RR. Deputazione di Storia Patria per le Prov. dell'Emilia, n.s. 5(1880) 203-380¡ 6 (1881) 1-105. Oltre gli autori citati, anche l'Allodi sotto il titolo assai modesto di Serie cronologica dei vescovi di Parma con alcuni cenni sui principali avvenimenti -civili (opera uscita gia in mole. minore e anonima nel 1833 e nel 1842 e poi ampHata ne! 1856-1857), ci da una specie di storia ecclesiastica ¡;ittadina preziosa e serena. Qualcosa di simile abbiamo µure in Cherbi (cf, Le grandi epoche Baore, di'plomatiohe, -cronologiche, critiche della Chiesa vescovile di Parma, 3 voll., Parma 1S39), ancorché in modo meno ordinato e preciso. Lo studio inedito del Bosoni (Il giansenismo nel ducato di Parma e Piacenza dalla seeonda meta del sec. XVIII al 1850), non apporta molto di nuovo a quanto gia si conteneva presso gli altri autori. 8 BENASSI, op.cit. V, 8; pero immediatamente l'autore fa seguire una profes– .sione di fede liberaleggiante.

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