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UN « HOMME D'ESPRIT » 69 tres-énergiques, le peu de cas qu'il faisait des napolitains » 174 • Le manifestazioni esuberanti e grottesche della religiosita e della vi– ta popolare napoletana contrastavano troppo con i suoi prin– cipi illuminati. Anche il miracolo di S. Gennaro, che il frate ave– va voluto vedere bene da vicino, come scriveva immediatamente al Du Tillot, lo aveva lasciato scettico 175 •• Il Duelos e un teste certamente non sospetto di segrete sim– patie per la morale di Port-Royal e il giudizio da lui dato sul Turchi come h o mm e d' esprit nel senso inteso del secolo dei lumi, ha percio un valore non comune 116 • Gli adattamenti ai progressi del secolo, gli amoreggiamenti cartesiani, l'ecclettismo della sua formazione, hanno infatti scavate profonde tracce nel– la forma mentale dell'oratore, su cui anche il fenomeno gianse– nistico ha agito come stimolo per la riforma dei costumi. 11 suo programma riformistico mirava alla formazione integrale del cittadino, giacché come solevano inculcare quasi tutti i piu noti pensatori del Settecento italiano, non si puo essere buon cristia.,. no, se non si e buon cittadino 111 • Ma in questa predicazione pre– domina un ottimismo umanitario non discosto in certi tratti da quello del Muratori. Una tesi fondamentale che appare gia nella Dissertazione sopra l'ateismo, ma che ritorna con frequenza, an– nuncia che, per quanto siano penosi i doveri morali, « non e do– vere alcuno nella religione, che non sia dalla ragione insinuato e che non si pretenda da ogni savio legislatore nelle ben ordinate repubbliche » 178 • Un'idea-madre della predicazione degli anni 1764- 1768, a:fferma che: « La religione ci e data per la morale e dove non e morale non vi puo essere religione. Una pieta, che non ha in vista che Dio e chiude gli occhi alle miserie degli uomini, non e che una vana e bugiarda pieta. Diede Iddio la religione ai mortali per unirli insie:i;ne piu strettamente aggiungendo ai vin– coli della natura i sacri vincoli della divinita » 179 • Assunto che si completa in questi altri: « 11 vangelo non parla che di mora– le »; « la religione serve per rendere l'uomo felice » 180 • 1 74 DUCL0S, op.cit., 160-161. 175 Turchi al Du Tillot: Napoli, 3 maggio 1767, cit. BENASSI, op.cit. V, 63. 176 Se si tiene conto che anche don Ferdinando ne! 1788 dice il Turchi « uomo di spirito » (cf. Ferdinando al Turchi: Colorno, 12 sett. 1788, in PLACIDO DA PAVULLO,. op.cit., 12) e cosi pure lo <lira qualche anno piu tardi il de' Ricci (cf. DE PoTTER, Vie et mémoires de Scipion de' Ricci III, Bruxelles 1826, 86), si comprende quanto giustamente !'Hazard scriva: « L'esprit, fleur de ce temps... A lui seul, et quand il n'eút été accompagné d'aucun autre don, il suffisait a assurer la renommé et presque la gloire••. ». P. HAZARD, La pensée européenne au XVIJ[e siecle I, Paris 1946, 310. 177 Del resto anche i giansenisti piu genuini, cf. G. CACCIATORE, S. Alfonw de' Liguori e il giansenismo, 109-110. 178 Dissertazione sopra l'ateismo, f.2-3, in Ms.parm. 1118. 179 Op.ined. IV, 202-203: Orazione funebre di Maria Leszczynska. Ma gia nel 1765 nell'Orazione funebre di don Filippo. Cf. Op.compl. IV, 147. 180 Op.compl. V, 72-83: La morale e il grande oggetto della religione; Op. compl. XVIII, 70-97: La relij¡ione cristiana quanto utile al pubblíco bene.
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