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64 RITRATTO STORICO-PSICOLOGICO sul Segreto politico, recitato al senato della repubblica, coronava i successi oratori riportati tra il 1760 e il 1764 nella Toscana 148 • Dopo l'accoglienza avuta nei circoli del Lamí e del Cerati, era ovvio pensare che la predicazione del Turchi dovesse finire a Ro– ma all'Oratorio e all'Archetto ove confluívano e si fondevano le aspirazioni della generazione pre-ricciana del granducato. Sotto gli occhi della Santa Sede, Giovanni Gaetano Bottari e Pietro Francesco Foggini, amici inseparabili usciti essi pure dalla To– scana, erano diventati gli educatori e i maestri dei patriarchi del giansenismo italiano. Per merito loro Roma divenne la culla del movimento ereticale della penisola. Non gia nel senso che tutto il moto traesse origine dalla citta dei papi, come spesso si mostra di credere, ma nel senso che essa raccolse, potenzio, indirizzo verso una meta precisa molte energie disperse in tutto il paese 149 • La predicazione alla Chiesa Nuova, presso !'Oratorio in Ro– ma nella quaresima del 1765, avveniva in circostanze non felici per l'oratore, data la recente rottura del suo governo con la San– ta Sede, per la pubblicazione della Prammatica delle manimorte del 25 ottobre 1764 e dell' Editto di perequazione dei tributi del gennaio 1765, alle quali innovazioni era stato anche egli consen– ziente. Tuttavia gia sulla fine del 1764, Gaspare Cerati aveva pre– venuto il Bottari di quella predicazione del P. Adeodato: « uomo illuminatissirno piu di quello che si possa mai credere, amante della buona dottrina teologica e informatissimo de' migliori li– bri della morale cristiana » 150 • L'arcidiacono parmigiano Alessan– dro Pisani nel gennaio del 1765 lo annunciava invece al marchese Tommaso Antici di Recanati, prelato romano, astuto e calcola– tore, che rappresentava in Roma il governo di Parma presso la Santa Sede 15 1, qualificandolo come 1 et ter ato s pre g i u di cato e ben visto per questo dalla corte di Parma: requisiti che, al di– re del Pisani, si raccomandavano da solí presso l'Antici1 52 • L'ar– cidiacono presentava il cappuccino anche a mons. Giovanni Car– lo Boschi, vescovo titolare di Atene, segretario dei memoriali 148 De oratoribus Ord.Min.Capuccinorum in aula senatus Reipublicae Lucensis, in Anal.O.F.M.Cap. 30(1914) 334-336; e anche Ms.parm. 1459, an. 1764. - Sul successo del discorso, cf. PEZZANA, Memorie VII, 293; FELICE DA MARETO, Biblioteca, 8 e passim. 149 E. CODIGNOLA, Il giansenismo toscano, 30. 15 º G. Cerati al Bottari: Pisa, 31 dic. 1764. Roma, B.Cors.cod.1590, f.221. 11 Cerati assicura che avrebbe incitato il cappuccino a presentarsi al Bottari. 151 11 Pisani e l'Antici per il loro carattere ambiguo non piacevano piena– mente né a Parma, né a Roma. Sospettato dal governo di propendere per la Santa Sede l'Antici venne poco dopo sostituito dallo Spedalieri, mentre il Pisani finiva nello stesso anno 1765 vescovo di Piacenza in forza di un compromesso tra le due corti litiganti! BENASSI, Guglielmo Du Tillot V, 134-40.147-156; E. CASA, Controversie tra la Santa Sede, 69-70. 152 Pisani all'Antici: Parma, 1 genn. 1765. Copia in Arch.Vesc.Piacenza, cart. 1765. ·L'arcidiacono chiedeva pero in compenso al marchese, che facesse conoscere al Turchi la loro reciproca amicizia. Cf. App. I, doc. l.
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