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62 RITRATTO STORICO-PSICOLOGICO il fondatore delle Novelle lo informava, infatti, che il Turchi du– rante la quaresima aveva « insegnato con tutta forza ed eloquen– za quello che gl'ingrati chiamavano giansenismo » 137 • Gli « ingra– ti », cioe gli sprezzatori della grazia di Dio, secondo il Carmen de ingratis di Prospero d'Aquitania, per il Lami erano i gesuiti e loro simpatizzanti, contro i quali, per togliere l'ignoranza, le prevenzioni e i timori del giansenismo che dominavano Firenze, reputava particolarmente adatto l'eccellente opera catechetica del Mésenguy, su cui in quei giorni si accendevano le discussioni 1 "ª. E non abbiamo difficolta a credere che anche in questo l'accordo tra il Lami e il Turchi, il quale pure usava que! catechismo, fosse perfetto. Da Firenze, nel maggio del 1761, il P. Adeodato passava a Roma in occasione del capitolo generale dei cappuccini e ne approfitto per frequentare circoli e conversazioni1ª 9 • Dopo i trionfi della Toscana, nella predicazione della quare-:– sima del 1762 nella cattedrale di Parma, i parmigiani vedono nel loro concittadino il migliore oratore dell'epoca. Il duca don Filippo gli apre le porte della cappella reale per l'avvento dello stesso anuo e in seguito favorl della sua protezione e della sua benevolenza il suo acclamato suddito 1 • 0 • Nel 1763 il cappuccino era di nuovo in Toscana, questa vol– ta a Pisa presso Gaspare Cerati, per tenere la quaresirna nella collegiata dei cavalieri di S. Stefano 1 • 1 della quale !'oratoriano .137 Lami al Foggini: Firenze, 80 marzo 1761. Roma, B.Cors.cod.1588, f.234. 138 Lami al Foggini: Firenze, 20 febbr. 1761, Roma, B.Cors.cod.1,588, ff.227 e 234. - II marchese parmigiano Troilo Venturi (1741-1814) fece porre sulla facciata della propria villa di Vigolante i busti dei due amici Lami e Turchi con le iscrizioni: Joannes Lamí / Florentiae civis / mineralium omnium / felix portenturn / Troilus Venturi / magistro incomparabili; e per il Turchi (a destra): Adeodatus Turchi / parmensis / ad scientiam natura factus / Troilus Venturi / amico plus desiderata / quam titulo scribi possit. 139 Ms.parm. 1459 an. 1761. - Nell'autunno dello stesso anno 1761 predico a Bologna, cf. notizia in fronte al Ms.parm. 1117, n.8. 14 º Ms.parm .. 1459, an. 1762; CERATI, Memorie, p.XIV: PEZZANA, Memorie VII, 262. Cf. anche F. CHERBI, Le grandi epoche sacre diplomatiche III, 454. Tra i diversi componimenti poetici dedicati all'oratore durante questa predicazione, oltre due so– netti di Bonaventura Viapiani (Al Molto Reverendo Padre Deodato da Parma... Pre– dicatore eruditissimo nella Cattedrale della stessa sua Patria, la Quaresima dell'anno MDCCLXII [1762]. Sonetti... Parma, Stamp. Monti, in fol. 48 x 37 cm., PBP), e degno di nota uno di Paolo Rovesti, ove canta: « Tra i piu culti orator, tra i piu perfetti Orme non trite a battere ti desti, E come Tullio un tempo, oggi ti festi Idea sublime a' nobili intelletti. Libero nato all'eloquenza, mostri Novi sentieri a' piu felici ingegni, Perché osino tentar novi lavori ». Cf. Terminando con universal applauso il Molto Reverendo Padre Deodato da Parma... il suo corso quaresimale dell'anno 1762 nella Cattedrale delta medesima sua Patria..., Sonetto, Parma, Stamp. Monti, folio 48X32 cm, in PBP. 141 II Ms.parm. 1459, non specifica dove predicasse in Pisa, ma cf. FoRTUNATO DA MoDENA, Registro de' pulpiti, in APC; De concionatoribus Ord.Min.Cap. in Ital'ia saec. XVIII, in A nal.O.F.M.Cap. 31 (1915) 190.

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