-90- Genova lo vide nascere il 23 Maggio 15 73. Suo padre fu il patrizio Francesco di Negro e sua madre la nobildonna Bettina Spinola. Giovanetto, fu chiamato a Roma da suo fratello Car– dinale, perchè nell'eterna città potesse frequentare le scuole di belle lettere dirette dai Padri della Compagnia di Gesù. Si rivèlò ivi di animo buono e pio e di ingegno assai sve– gliato, tanto che i suoi maestri si sforzarono di pe~suaderlo a dare il suo nome alla Compagnia. Egli però nel segreto dell' anima sua meditava un' altra via, che gli appariva più bella e più rispondente al suo desiderio, già allora imperioso di tendere al conseguimento della perfezione, colla pratica del!' umiltà Evangelica. Egli bramava vestire le serafiche lane nell' Ordine dei Cappuccini~ Tenne per molto tempo nascosto nel secreto del suo cuore questo suo desiderio, e solo a lungo andare lo mani– festò a qualche suo confidente, il quale ne parlò col fratello Cardinale. Questi aveva sognato per suo fratello minore una car– riera di grandezze e pompe mondane. Si sentì perciò offeso, quando udì che i desideri di lui erano in perfetta antitesi con i suoi. Non avrebbe mai voluto, che egli pensasse a vestire un abito religioso qualunque. Ma restando fisso Fran– cesco nel . suo divisamento, lo allontanò da sè, rimandandolo a Genova. Quivi Franèesco si sentì libero di poter disporre di sè stesso, ed in età di anni 18 il 15 Maggio 1591, nel Con– vento di S. Barnaba in Genova, vestiva l' abito Cappuccino, e professatane la Regola nell' anno seguente, fu ammesso agli studi superiori distinguendosi sempre tra tutti i suoi com– pag1_1i per capacità e prontezza nell' apprendere.

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