- 89 - Terminava · così i: primo periodo gloriosissimo della predicazione nel Palazzo Apostolico, dando luogo ad un periodo ben distinto, n-:m per la diversa valentia degli Ora– tori chiamati a compiere il nobile e non facile ufficio di Predicatori Apostolici, bensì per l'uditorio assai più ristretto, al quale si poteva parlare anche con una maggior libertà, ed il quale avrebbe fatto un chiasso assai , minore sulla va– lentia del predicatore. Non sapremmo però dire se per il Predicatore Apostolico restasse, dopo questa legge, facilitato ovvero aggravato il compito che doveva compiere. Proten– deremmo per la seconda ipotesi. La maggior libertà che ne proveniva a lui, richiedeva anche una prudenza assai mag– giore, ed il numero assai ristreUo di uditori, qualunque ne sia il grado o la dignità, non è certamente fatto per ani– mare il predicatore nel suo dire. Ciò non ostante tutti de– vono convenire essere stata la legge di Urbano VIII ragio– nevolissima e molto opportuna. XIV. - P. Francesco da Genova Cappuccino. « Feria sex/a die 8 Decembris 1623 /uil Concio in Pala/io in Valicano in Aula Pala/ii Novi C/emenlini, ubi es/ {Bussola' pro Papa, et habuit Concio– nem, P . F. ;ll{_igru, Capuccinm januensi, » . Vat. Lat. 12324 pag. 39. « Il Venerdì 8 Dicembre 1623 vi fu predica al Palazzo Apostolico nel Vaticano nella sala del nuovo Palano Clementino, dove è la Bussola per il Papa, e predicò il P. F. Nigro Cap;rnccino Genovese ». Al pulpito Apostolico, innanzi al quale sedevano ad ascoltare esclusivamente le più alte autorità della Chiesa, salì, dopo la seconda rinunzia del P. Girolamo da Narni, il P. Francesco da Genoya Cappuccino, e non già il P . Ni– cola .Riccardi Domenicano.

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