- 83 - ficia, e gli stessi Cardimli (contrariamente ad ogni uso) correvano col popolo ad udire il celebre predicatòre. Si contarono una volta fino a 22 Cardinali recatisi alla Chiesa Nuova per ascoltare il P. da Narni. Appena morto' il P. Pietro della Madre di Dio Car~ melitano Scalzo, il Sommo Pontefice Paolo V, nominò (si è già visto) Il P. Girolamo Predicatore Apostolico. Nella citata lettera a Mons. Bescapè l'ignoto informa– tore, testimone oculare, ci fa sapere che il nuovo Predica– tore: « Solleva, altamente da terra gli altrui pensieri, inse~ gna con mirabile facilità, muove con forza più che naturale et diletta con dolcezza affatto celeste. La gente comparisce col giorno ad empir la sala, sta rincalcata il meglio che può un sopra l'altro, anche fuori delle porte corrispondenti, là dove per lungo tratto arrivano le parole chiare e spic– cate. La attenzione è tale che non si batte ciglio o re– spiro... Gli Ambasciatori Regij talhor si veggono incontro alle finestre del Gendarme a sentirlo. Li Signori Cardinali patiscono grande stretta di Prelati. Ho visto un gagliardo et giovane venir meno, ne alcuno si mosse dall'attenzione se non i due più vicini. » Fu appunto questa ressa che indusse il Papa Paolo V a destinare alla predicazione una sala più ampia, che egli fece fabbricare nel Palazzo del Quirinale. (I) Erano tre anni che egli predicava al Palazzo Apo– stolico, e l' entusiaumo anzichè diminuire cresceva ogni giorno più. Ma il Padre Girolamo era stanco ed infermo (la podagra lo martirizzava). Supplicò di essere dispensato dal pesante ufficio di Predicatore Apostolico, ed ottenne in (1) Cfr. cap. VIII, pag. 42.

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