71 - italiano - egli SI sottomise con tutta umiltà alla volontà dei Superiori, ed adempì per un anno intero il compito impostogli, fìnchè cioè non ne fu dispensato dalla obbe– dienza. Nel l 594 eletto Superiore del Convento di Genova, tra lo stupore universale incominciò, mosso da spirito vera– mente apostolico, sia con l' esempio, sia. con la grazia sin– golare nel dire, a promuovere la riforma dei costumi, e ad istillare nelle anime lo spirito di pietà. Anche Roma udì ammirata l'uomo apostolico, che nel contempo provvedeva con ogni sollecitudine a stabilire su solida base, la Riforma Carmelitana in Italia, non solo, ma si prestava; per quanto poteva, nell' aiutare uomini di buona volontà, appartenenti ad altri Ordini Religiosi, a pra– ticare una salutare riforma in seno alle loro rispettive Fa– miglie. Sollecito della salute delle anime, pensò anche agli infedeli, ,ed ottenute let:ere Apostoliche, mandò dei Missio– nan in Persia. Eletto Predicatore Apostolico, come abbiamo detto , nel 1606, fu ascoltato con la massima attenzione, ed il suo dire dovette nuscI::-e assai gradito agli stessi Cerimo– nieri Pontifìcii, i quali non disdegnano, nei loro diarii di farci sapere il tema dei suoI discorsi, e di darcene un com– pendio fatto anche con una certa larghezza ( I). (1) Eccone un esempio: « Die 2 .:Xeartii /607 feria 6 R. 'P. F . Petru Carmeliianus ex Ordine Reformato, quem Discalceatorum 11ocant, in Aula Con– .stantini hahuit Concionem SS.:-rio 'Dom. Nostro et Cardinalibus uno de i,iginti audientibus, et elegantissimis wrhis et sensibus Summo il/o auditorio aptissimis, exposuii il/a verba Evangelii currentis Matt. 5 in fine : Estote ergo Ferfecti sicut et pater vester coelestis perfectus est. Et in prima parte declara11it cuinam 'Domi– nus verha il/a dixerit, et perfecfionis praeceptum dederii. Et omnibus Christi fide-

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz