- 66 - notte al Matutino e di osservare tutti i digiuni e le austerità regolari. Decorato della Porpora conservò sempre la mede– sima modestia, che aveva praticata vestendo il sajo France– scano, che in verità giammai depose, schivando anche di usare, in conformità alla Regola Francescana, vestiti di lino. Il V enerdl e sabato digiunò sempre, contentandosi di pane e poco vino. (I) Rigidissimo con sè stesso, era amabilissimo con chiunque lo avvicinasse, e sperimentavano la sua bontà specialnente i poveri ed i malati, al sollievo dei quali egli profuse tutte le sue sostanze. Eppure tanta virtù non riuscl a sottrarlo aVe calunnie dei malevoli. Non vogliamo parlare di qualche erudito, che, contrariamente a tutte le testimonianze degli storici antichi, si è permesso affermare essersi il Cardinale di Monopoli dato alla crapula. Lui vivente, vi furono dei malevoli che non si peritarono di accusare al Santo Ufficio quest' uomo di fede illibata, quasichè avesse pronunziate delle proposi– z1om eretiche in una predica detta in Parigi. E' vero, pensò la giustizia di Dio a difendere il suo servo, (2) ma questi risentl tanto rammarico della falsa ac- (1) « Eamdem mode3/iam et humililalem 3ervavil in 'Purpura ac in cucullo, quem nunquam dimilil, ab3que indu3io pernoclam juxla 'R,egulam S. Francfaci...• Feria3 Veneril alque Saturni jejunu3 exegil, pane conten/u3 cum modico vino » . Idem, ibidem. (2) Uno degli accusatori, caduto per i suoi delitti, nelle mani della giustizia sui principii del 1607, fu decapitato in Parigi. Prima della esecuzione, pentito dei suoi misfatti, incaricò un Dottore della Sorbona di dichiarare falsa l' accusa che egli aveva inoltrata alla sacra Inquisizione contro il Cardinale Manati. Il Dottore lo fece in una lettera, che si conservava fino a poco tempo fa nell'archivio del nostro Ordine ed è ora passata ali' Archivio Vaticano. Essa è stata pubblicata dalla Ana-

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