- 50 - un Collegio. Si è già veduto altrov~ ( 1) con quanta libertà egli annunziasse la divina parola al nobilissimo consesso, stigmatizzando piuttosto duramente i vizi e difetti che pos– sono facilmente ritrovarsi in quelli che sono preposti al su– premo governo della Chiesa. Libertà questa, la quale oUen– ne bensì l' approvazione del S. Padre Pio V, ma suscitò qualche risentimento nel resto dell'uditorio, nel quale però la sua parola finiva di produrre sempre effetti salutari. Pre– dicò, non solo nella quaresima, ma anche in tùtte le feste dell'anno 1568. Per la quaresima del 1569 fu istantemente richièsto dai Napoletani per averlo predicatore nella Chiesa dell'Annunziata, ed il Pontefice, piegandosi alle preghiere di essi, lo lasciò libero. (2) Si trovò così nuovamente libero di poter percorrere l' Italia, predicando ovunque e facendo del gran bene. A Venezia persuade la Repubblica, che provveda alle fanciulle che si trovano in pericolo di perdere la pudicizia. A Ge– nova, dove il Papa Gregorio XIII lo invia compagno del Cardinale Girolamo Moroni, riesce a comporre i dissidi che tormentavano la città. Vecchio finalmente, ed impotente ormai a predicare, rifuggendo dall' ozio come dalle cariche, si applicò a com– porre un libro nel quale raccolse quelle testimonianze dei Padri, che egli aveva sperimentato essere più adatte a com– muovere il popolo. (I) Cfr. III Cap. pag. 13. (2) [Benedictu, Palmiu. concione, coram Pontifice cum loto anno continua!!et imtilerunl :J\{_eapolitani ut in primaria ip,;. aede Annuntiationio 'Deiparde · ,aera, per magnum jejuntum verba /aceret, quod Ponti/ex conce!!il. » SACCHINI; !oc. cit. lib. V. N. 34.

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