- 46 - abbia avuto ongme dal fatto che il P. Tommaso disimpe– gnò con massima ammirazione il suo ufficio di Predicatore della famiglia Pontificia. E' anche probabilissimo che egli abbia qualche volta sostituito il Predicatore di quel tempo, P. Bonaventura da Recanati. Cosa per noi certissima è che il P. Ferrari non fu mai nominato Predicatore Apostolico. A ciò che abbiamo detto della predica per i familiari, voluta da Papa Urbano VIII, si potrebbe opporre che anche prima si teneva per loro una predica distinta da quella del Papa. Ne fa testimonianza il P. Francesco Sac– chino, il quale afferma che: « Il S. Padre Pio V testi– moniò la sua approvazione per l'operato della Compagnia di Gesù·, eleggendo da essa un Predicatore non solo per la sua famiglia, come negli anni precedenti, ma, ancora per se » . ( 1) Questa difficoltà non ha un gran valore, perchè pur non dubitando affatto della veracità dell' a~tore citato, abbiamo almeno il diritto di ritenere, poggiati sull'autorità dei Maestri delle Cerimonie, che questa distinzione dei due predicatori per allora non ebbe lunga durata e che presto i familiari Pontifìcii furono ammessi ad ascoltare le prediche che si facevano al Papa. (I) Hiotoriae societa/i$ Jesu pars III, lib, IV, N. 135. Da questa testimo– nianza si potrebbe legittimamente argomentare, che prima di S. Pio V i Papi non intervenissero alla predica ; e questa assenza giustificherebbe il silenzio dei diaristi, del quale abbiamo scritto nel capitolo IV. Non .desideriamo approfondire oltre la questione destinata forse a rimanere perennemente nell'ombra. Ci contentiamo perciò di quel che abbiamo esposto più sopra.

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