- 27 - fatta dal Papa; se ne potrebbero dedurre le medesime con– clusioni, rafforzate dalla circostanza che il favore concesso al di Ayala era stato domandato ed ottenuto: « ob inter– cessionem etiam aliquorum principum el praelatorum ; » cosa questa certamente non conveniente, ove si fosse trattato del Predicatore Apostolico come lo si intende oggi. Basta ciò che abbiamo riferito perchè a. noi sia lecito concludere senza la minima ombra di· dubbio, che quelli chiamati Predicatori Apostolici prima di Paolo IV, non avevano che un titolo puramente onorifico, con annessi al– cuni privilegi speciali, che facilitavano la predicazione tra i popoli cristiani, concedendo grande libertà a quelli che go– devano questo titolo ; ma nessuna autorità o facoltà si con– feriva loro di potersi presentare, qnando che fosse, alla Corte Pontificia per annunziare ad essa la divina parola. CAP. VI. Dei g1orm nei quali ha luogo la predicazione. Attualmente i giorni nei quali si tiene la predicazione nel palazzo Apostolico, sono i seguenti : I) tutti i Venerdì di Quaresima, ad eccezione del Venerdì Santo ; 2) il Mar– tedì Santo, nel quale ha luogo la predica di Passione; 3) in quattro giorni dell'Avvento, ossia nelle feste di S. Andrea, di S. Nicola da Bari, di S. Lucia e di S. Tommaso Apostolo. Se in venerdì di Quaresima cade qualche festa di

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