-21- S. Padre non interveniva alle prediche, ed assai più er– rato sarebbe concludere che in quel tempo le prediche non avevano luogo in Vaticano. Nel capitolo precedente abbia– mo riportato un fatto che ci mostra abbastanza chiaramente come il S. Padre Pio V presenziasse le prediche del P. Palmi. Il Padre Toledo, nella prima predica del suo volu– me manoscritto che si conserva nella Biblioteca Vaticana ( 1) ci dice di averla recitata nella Sala di Costantino in– nanzi a Sua Santità, la Domenica fra l'Ottava di Tutti i Santi, nell'anno 15 74. E altrettanto ci assicura dell'ottava predica. A queste prediche e alle altre contenute ,nello stes– so volume, recitate tutte negli anni 15 73-1 5 7 6 nessuna al– lusione troviamo fatta nei Diari. Nel Diario di Francesco Mucanzio, sotto il giorno 21 Febbraio I 5 7 5, abbiamo letto una postilla che ci induce a legittimamente sospettare, che neppure in quel tempo i Prelati della Curia Romana si erano interamente accomodati alla disposizione di intervenire alla predica, che si teneva apposi– tamente per loro ~el sacro Palazzo: « Die Ì I Februarii fuit Concistorium, cum Sanclitas Sua statuerit totam Qua– dragesimam nolle habere Concistorium 4 et 6 Jeriis, quip– pe quibus praedicationes in Palatio in aula Consfantini habendae esseni ». (2) Il provvedimento durò poco e ce ne avverte lo stesso Mucanzio con le seguenti parole notate sotto il giorno 21 · (1) Vat. Lat. 7247. (2) Vat. Lat. 12313, pag. 238. Si noti che in quei tempi i Concistori erano frequentissimi, e specialmente nella Quaresima avevano luogo settimanalmente, prima in forma privata e poi pubblica. Naturalmente essi non avevano lo scopo principale di creare nuovi Cardinali, il che non sempre avveniva; ma si convocavano per trat– tare in essi gli affari più importanti della Chiesa, tanto più che allora non esisteva– no le sacre Congregazioni incaricate dello studio e disbrigo de• negozi ecclesiastici.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz