- 181 -- zelo. Anche Il, come altrove predicava perchè Dio fosse glorificato nelle anime. Parimenti la sua sinèerirà nel dire non subì mutamento di sorta. Anche lì, come altrove, era la Sacra Scrittura, erano i Santi Padri che parlavano per la sua bocca. Questa predicazione così fatta non poteva non ,essere sommamente accetta al Sacro Collegio dei Cardinali, e specialmente al Sommo Pontefice Pio X, il quale, mai cessò di dare al P. Pacifico attestati di somma benevolenza. E - quando i Confratelli, nel 1908 lo elessero Generale del!' Or– dine, del quale prima era stato Definitore Generale, lo stesso sommo Pontefice, sollecito perchè I' una e I' altra carica, quella di Predicatore Apostolico, e quella di Generale del– !' Ordine, fosse da lui esercitata con tutto lo zelo del quale era animato, con una lettera autografa, ridondante di paterno affetto, gli assegnò un coadiutore nella carica di Predicatore Apostolic0, e fu questi il P. Luca da Padova, che doveva , essergli poi successore. Quando abbia egli fatto, come Generale, per il bene dell' Ordine, lo abbiamo detto, lasciamo che lo dicano le ?ue opere e specialmente il Collegio Internazionale da lui eretto, e la biblioteca ricchissima ad esso annessa. Lo dica inoltre I' amore ardente che nutriva ali' abito Cappuccino, che voleva dovunque , e sempre onorato. Fu questo amore dell' abito che lo portò a difendere l'Ordine Cappuccino contro i detrattori, fu quest' amore che lo faceva parlare ai confratelli onde agissero sempre rettamente anche per non dar motivo ad altri di dir male di noi, fu qu_esto amore che lo mosse a lavorare strenuamente per il decoro dell' Ordine. Altro monumento della sua operosità . sono anche le

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