- 164 - Nella sua Provincia fu eletto dalla fiducia dei suoi confratelli alla carica di Provinciale, 'dopo avere occupate con lode le cariche inferiori. I Superiori Generali, ammirando lo zelo e la sagacità• del P. Ignazio n:el governare, lo man– darono Commissario e Visitatore Generale in qualche Pro– vincia dell' Ordine. Nel 1845 essendo Guardiano di Trento, ebbe ordine di recarsi a Roma, dove il Papa Gregorio XVI lo volle successore del P. Luigi da Bagnaia nella carica di Predica– tore Apostolico. Giunse a Roma il 20 Novembre, ed ini– ziò la sua predicazione il 3 Dicembre dell' anno stesso. Il 27 Marzo 1846, aveva ripreso il discorso dopo la pausa che segue l' esordio, quando preso da debolezza di stomaco, dovette nuovamente sedersi e non potette più pro– seguire. Il Papa, volendo che si riavesse pienamente, non gli permise di recitare le due prediche, che gli rimanevano per quella Quaresima. (1) Predicò, ascoltato assai volentieri dall'eminente uditorio, tutto l' Avvento di quell' anno e la Quaresima dell'anno seguente ; ma la sua salute era scossa e la morte gli ten– deva l' agguato. Morì il 21 Aprile 1 84 7, nella giovane età di anni 4 7, dei quali 28 passati in Religione. Fu anche lui Consultore della Sacra Congregazione dei Riti, e nel Capitolo Generale del 1844, aveva avuto mol– tissimi' voti come Definitore Generale. Ne mancarono appena tre perchè Egli fosse eletto. Il che dimostra, che già da allora, quantunque non ancora Predicatore Apostolico, i suoi (1) Si può pensare che lo abbia sup!'lito il P. Salvatore, del quale abbiamo detto sopra.

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