148 - La fama · della sua facondia passò presto i confini della sua Monastica Provincia, e fin la Corte di Napoli lo volle predicatore. Il Sommo Pontefice Pio Papa VI, avuta notizia della sua scienza e della sua pietà lo chiamò a Roma e lo co– stituì predicatore del Palazzo Apostolico, dove iniziò le sue prediche nell'Avvento 1793. Adempì l'arduo ufficio, reso assai più arduo dalla difficoltà dei tempi, con tale prudenza e saggezza, da atti– rare su di sè il favore dei Sommi Pontefici Pio VI e Pio VII e di tutto il Collegio dei Cardinali. Fu anche eletto esaminatore dei Vescovi. Costretto, per le perturbazioni Napoleoniche ad abban– donare Roma, nel 1799, si ritirò a Milano, dove i Pa– dri Somaschi lo pregarono di assumere l'insegnamento filosofico nel loro Istituto. Ma ridonato alla sua Sede il Sommo Pontefice Pio VII, fu chiamato immediatamente a riprendere il suo Ufficio di Predicatore Apostolico, che eser– citò fino ali' Avvento incluso del 1803. Il 26 Marzo del!'anno 1804 fu preconizzato plauden– tibus omnibus, Arcivescovo di Corinto, e consacrato poi nella nostra Chiesa dell' Immacolata in Roma. Il Santo Padre, volle attestargli in questa circostanza la sua bene– volenza paterna, donandogli un ricco anello ed una preziosa Croce pettorale. Dopo la sua consacrazione si ritirò in Lugano, pre– zioso consigliere e volontario coadiutore dei Vescovi di Milano, di Como e di Novara. Va notata la sua assiduità nell'ascoltare le confessioni e nell'assistere i moribondi, ai quali non disdegnava di portare egli stesso il S. Viatico.

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