134 intrapresa con la santità di una vita più austera, e la via delle cristiane virtù, prima lunghissimamente battuta per i medesimi alunni e poi indicata agli altri con l'esempio ; con la parola. « Per questo portandoci noi ad ascoltare la parola di Dio, che in giorni determinati si suole . predicare nel Palazzo Apostolico, già da allora lodevamo sommamente l' avvedu– tezza dei Romani Pontefici, nostri Predecessori, che usarono scegliere a quest'ufficio Predicatori specialmente da questo Ordine; imperochè da questo, non solo per quel che ce ne dicono 1 nostri maggiori, ma ancora per nostro ricordo stesso, vennero fuori insigni Predicatori della Parola di Dio, ed anche al presente molti riscuotono lode nell'Orbe Cat– tolico. E tra gli altri che adempirono con somma lode le parti di Predicatore nel Palazzo Apostolico, oltre il Vene– rabile Fratello Bonaventura Arcivescovo di Ferrara, che noi, parimenti essendo in minore dignità, udimmo voluttuosa– mente ed altamente approvammo, vi furono anche due anno– verati nel sacro Collegio dei Cardinali di S. Romana Chiesa, Anselmo da Monopoli e Francesco Maria da Arezzo. Mosso l'animo nostro da queste e da altre considerazioni, « poris maximopere laudabamus sapientissimum Romanorum Pontifìcum Praedecesso– « rum nostrorum consilium, qui ex hoc potissimum Ordine Praedicatores ad hujusmodi « Officium adsciscere consuevissent ; ex ilio enim, non tam majorum nostrorum quam « nostra etiam memoria prodierunt insignes Verbi Dei Praecones, quorum etiam in « praesenti quamplurimi ubique per Catholicum Orbem commentantur. Iter alios vero, « qui praeclaras Concionatoris in Palatio Apostolito partes, summa cum nominis laude « expleverunt, praeter venerabilem Fratrem Bonaventuram, Ferrariae Architpiscopum, « a Nobis, dum in Minoribus pariter essemus, cum voluptate diu auditum, ac tantopere « probatum, duo etiam in Sacrum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalium Collegium « adlecti fuerunt, Anselmus a Monopoli, et Franciscus Maria ab Aretio. His sane « aliisque animum nostrum moventibus, atque ex eo etiam aducti, quod in hac Alma « Urbe nostra alia Officia atque Ministeria aliis nonnullorum Religiosorum Ordinum « Alumnis ita addicta in perpetuum sunt, ut munera hujusmodi, tanquam sibi debita

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