- 132 - giorno il Pontefice emanava un' altro Breve diretto al Pre– dicatore Apostolico del tempo, P. Michelangelo da Reggio, col quale si stabilivano le prerogative, di cui si sarebbe potuto giovare il Predicatore Apostolico, entrando a far parte della Nobile Famiglia Pontificia, al pari degli altri Prelati Rego– lari, ai quali sono commessi importanti e permanenti uffici nei Palazzi Apostolici. Prima di riportare ambedue i Brevi, sembra opportuno indagare le ragioni che mossero il sapientissimo Pontefice a concedere questo onore ai Cappuccini, anzichè ad altri Or– dini o Congregazioni. L'indagine non è affatto laboriosa. E' lo stesso Bene– detto XIV, che con parole brevi, incisive, piene di sostanza ce ne dà spiegazione scrivendo ali' Arcivescovo di Ferrara in risposta alla lettera, che questi si era tenutò in dovere di inviargli, per ringraziarlo dell'alto onore fatto all'Ordine dei Cappuccini. Ecco le· parola del Pontefice: « La Religione dei Cappuccini merita tutto, essendo l' unico esemplare che rimanga oggigiorno della perfezione Evangelica. Abbonda di illustri predicatori, e le verità che si devono annunziare al Papa, ai Cardinali ed ai prelati dal pulpito, suonano meglio nella bocca del Cappuccino che di qualunque altro » • ( I) (I) La lettera intera nel 3UO leoto latino è del oeguenle tenore : « BENE– « DICTUS PAPA XIV, VENERABILIS FRATER SALUTEM ET APOSTOLICAM « BENEDICTIONEM. « Religio Capuccinorum omnia meretur, cum sit unicum exemplar, quod hodie– " dum de perfectione Evangelica remanet. Abundat illustribos Concionatoribus, et « melius in ore Capuccini quam cujuscumque alterius sonant veritates quae ex Pul– « pito Papae, Cardinalibus et Praelatis annuntiari debent. « Noster et modernus Ferrariae Archiepiscopus per multos annos hoc oflicium « adimplevit perfecte, et illud dimittendo, substituit Religiosum, qui suas partes lau. « dabiliter exequitur.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz