- 127 - dignità, il Governatore della Citt?i., un Abbate di Religione, e diversi Generali. ( 1) Non sentiamo il bisogno di dire, che egli disimpegnò l' incarico avuto con lode somma. Basti per questo la te– stimonianza del Sommo Pontefice Benedetto XIV, che si ritrova nella bolla con la quale egli commise all' Ordine dei Cappuccini l' onore di provvedere in perpetuo il Predicatore Apostolico, Bolla che riporteremo più sotto. A noi basta aggiungere che egli attraeva in modo mi– rabile i suoi uditori, il gusto dei guaii in udirlo era tem– perato (sono parble del Cardinale Olivieri) dal timore che avesse a terminare troppo presto il suo sermone, e quando egli accennava di voler finire, essi avrebbero desiderato che fosse appena al principio. I Sommi Pontefici Innocenzo XIII, Benedetto XIII e Clemente XII lo ebbero carissimo, e si servirono di lui per consiglio, che trovarono improntato sempre a somma pru– denza. Lo fecero inoltre Consultore dei Riti, Esaminatore dei Vescovi, e Consultore del S. Ufficio. Gli fu offerto l' Arcivescovado di Urbino ; ma egli umilmente lo rifiutò. Clemente XII lo volle confessore al suo letto di morte. Si narra ·che nel Conclave seguito alla morte di questo Pontefice, il P. Barberini, quantunque non Cardinale, abbia avuto 9 voti come Pontefice. (1) « In hebdomada prima ,Jldventus 'Domini (anni l72l) /uit Concio in Aula Concistoriali a 'l? ,ev.mo P. {Barberino Ordinis Capuccinorum. Adfuit SS.mus 'Dominu. nosler in Bussola ornala opere phrigio, cum sede camerali et strato pro audienda Concione. Adfuerunl etiam 30 Cardinales, multi Praelati cujusque gra– du, et praeminentiae Ìn parte sinistra sugesti · in parte destra Gubernator Urbis et posi eum, in a/io scamno unus Abbas Re:igionis et aliqui Genarales ». Arch. Coeremon. 568, p,g. 39.

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