- 116 - Sicchè in breve superò il corso degli studi delle belle lettere, distinguendosi sempre tra i suoi condiscepoli come l'ottimo tra i migliori. Tutto gli prometteva che nella sua vita avrebbe trovato onori e gloria. Ma egli tutto volle disprezzare, perchè preso dalla bellezza della perfezione della vita cristiana, al conseguimento della quale, fin da giovanetto, ordinò tutte le sue azioni. Appena quindicenne il delicato giovane depose i ricchi vestiti, lieto di potere indossare il rozzo saio Francescano tra i Cappuccini, nel cui Ordine venne annoverato m Cortona il 9 Dicembre 1663 . Anche nella nuova palestra fu secondo a nessuno sia nella pratica delle virtù proprie a un religioso, e special– mente della umiltà, come pure, dopo il noviziato, nell'ap– pre}!gere le scienze che dovevano prepararlo all'esercizio del ministero Apostolico. Studiò con amore specialmente la sacra Teologia, e del progresso fatto in essa, ne resero poi testi– monianza pratica i discepoli, che gli furono •affidati appena Sacerdote, i quali alla lor volta, l'appresero così bene sotto un tale maestro, che meritarono in seguito di essere elevati alle maggiori cariche dell'Ordine. II suo ardente zelo per l'osservanza regolare apparve in tutta la sua luce, quando la fiducia dei Coq.fratelli lo volle eletto prima a Definitore e poi a supremo Moderatore della Provincia. Procedeva di pari passo nei sudditi il timore e l'amore per il loro superiore, e sarebbe ben difficile dire qual dei due prevalesse. La prudenza, nella quale risiede propriamente il segreto dell'arte di governare, dominava in tutti gli atti di governo del P. Francesco. Questa stessa prudenza, accoppiata ad una attività sin-

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