- 112 - gli uomini all'amore di Dio e all'odio del peccato. Il vestito, il modo di procedere, la parola, il canto, le pro– cessioni, le discipline a sangue, tutto era mirabilmente coor– dinato al nobile fine che si era prefisso, di scuotere i son– nolenti dal loro letargo, di ridurre i traviati nella via della salute. Quale fosse poi il frutto di tante sue fatiche, di tanti sudori, e, diciamolo pure, di ·tanto sangue versato nel flagellarsi, riuscirà sempre impossibile dirlo ; esso è noto solo a Dio. Erano 26 anni che si occupava nel dare le Missioni, che egli predicava ininterrottamente per tre quarti dell'anno, occupando il resto nel rivedere gli affari dell'anima sua, e nel porre l' ultima mano ai preziosi scritti, che doveva la– sciare in eredità ai secoli futuri. Il Papa Innocenzo XII lo volle predicatore nel Pulpito Apostolico, perchè voleva soddisfare la sua voglia di udirlo. Il P. Segneri però aveva nessunissima voglia di farsi udire da quel pulpito, e perciò appena giunto a Roma si prostrò « ai piedi di S. Santità per scusarsi come vecchio e sordo di non poter predicare ; ma il Papa gli rispose che predicherà quando potrà » . (I) Volente o nolente gli fu giocoforza sottomettersi al volere della suprema autorità della Chiesa, e si pose di lena a preparare le sue prediche. In quell'anno 1692 re– citò solamente la predica del Venerdì precedente la Dome– nica delle Palme, e quella della Passione nel Martedì Santo oltre le prediche dell'Avvento. Se le prediche che compariscono dette nel Palazzo Apostolico, le quali si ritrovano tra le sue opere, sono state in realtà da lui recitate al Palazzo, dobbiamo affer- , . (1) Archiv. Vat. Avvisi. voi. 52. Roma 23 Febbraio 1692.

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