-- g - Cappelle Papali senza avere fatto prima rivedere il discorso al P. Maestro del Sacro Palazzo, vietando ai detti Predi– catori di cambiare anche una minima parola al discorso, dopo avvenuta la revisi~ne ; si dava inoltre la facoltà allo stesso Maestro del sacro Palazzo, di poter riprende~~ pub– blicamente i detti P,rèdicatori, anche · presente il Papa, se lo meritavà~o. Questa legge ··di Papa Callisto III rimase immutata in ogni tempo. Si provvedeva così non solo a che colui il quale predicava , in luogo del Pontefice, ne avess_e fatte degnamente le veci ; ma si .ovviava, per quanto possibile, allo· st'ridente ,. ~ontr~sto che si ·sarebbe avuto, se innanzi I a Colùi . che ~. r interpi:ete .ihfallibile dèlle ver,ità . ri– velate, 1 queste si fossero bandite· in. modo sc;r~etto'. . A coloro che ebbero l' o~òre di fare ' ·queste Prediche nelle ·funzioni . Pap~li, non· venne mai 'bonferito il· titolo cti Predicàt~ri Apoitolici: .. .. CAP. II ... · Delle prediche che si fanno aL-Papà ·•in ··tenipi indeterminati ·. ; N~lle·. Prediche, .ali~ .. quali si ~ fatto cenno, non si suol trattare dei dove;i speciali'. e ''propri che incombono ai Sommi Pastori dellaChiesa, ~ quindi T oggetto d~i discorsi tenuti durante le fonzi~ni' Pontifìciè ~~Ò · può essere se non una verità · che riguardi tutti i Cristiani in gen~~;le.' Perciò di quei doveri e di quelle gravissime responsabilità che gli

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