,-8- Un Cerimoniere ·Pontifi~io, il Pala~zi, ci assicura che: « Anticamente non era solito che alcuno facesse il sermone nelle Cappelle Papali se non era Prelato o costituito in qualche dignità Ecclesiastica, o Dottore in Sacra Teologia; ma ora non si osserva questa restrittiva, perchè si concede ad ogni Chierico o studente, che possa farlo » . (I) Che, come dice questo autore, qualche volta durante il .secolo XVIII, possa essere stato am~esso a predicare, ~el tempo che si t~nevano le dette Cappelle· Papa}t anche qualche Chierico hè>Ii ·ancora Saceràote·,- mà che avesse mo– strata una grande attitudine alla predicazione, non abbiamo alc,una difficoltà ad ammetterlo, poichè sappiamo che anche ìl nostro Serafìc? Padre S: Francesco, da semplicè 'Diacono, predicò al Papa ed ai .Cardinali. · Scorrendo però• i . diari aei Cerìmonierì Pontefici, sui quali principàlmente si fonda questo' nostro scritto, abhiamo osservato che l' onorè o, s·e si ,vu~le, ' l'onere di tener~ i dishors~ nèlle Cap~elle Papali, si assolveva gen6ralinèrite dài 'Procuratori degli .Ordini Re- ligiosl · per turno. ' . . Comunguè·, ii Pontefici Romani doveva importarè poco la dignità di'. éhi dispensavii la ·divina par~la, purdìè non si annunziasse ;lòro una dottrina ' men retta. Basti !)O tare che Calliste/Iii in · una: lunga lettera, in data 13 N'ovemb're '1456, diretta ~l ·M~estro d~l Sacro Palazzo P . . Giacomo Egidi dei P~edicatori, stigmatizza'· la leggerezza con la quale q~al– ché prèdicatore ·'si ' èra permesso di salire il pulpito alla pre– senza del Pap~. del Saho Collegio, . e d{ altri Prei~ti della Chiesa, ed . ordina se~~rissimamentè, che da ' indi in poi, nessuno· ad · ecce~ione dei C~rdi~ali, _ possa predicare 'nelle (I) PALAZZI. D;lla Cu,'ia dÌ Roma. Capo XIX, pag. 337. Vat. Lat. 12475.

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