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REGOLA FRANCESCANA PRESSO I PRIMI CAPPUCCINI 629 vanza 9 • E nel breve confermatorio di Bernardino da Asti come vicario generale, il menzionato pontefice ricorda la bolla di fondazione del- 1'ordine, promulgata da Clemente VII, con il desiderio ivi espresso dai membri della fraternità di osservare la vita eremitica e la regola fran– cescana 10 • Alcuni giorni piu tardi, Paolo III si fa eco delle intenzioni primitive dei frati e dei loro desideri di vivere la vita eremitica, osser– vando la regola per quanto lo sopporti la natura umana 11 • Uguali idee s'incontrano nella bolla di Pio IV, nella quale si ratificano le ante– riori citate di Clemente VII e Paolo III 12 • Non c'è dubbio alcuno, quindi, che per la curia romana, e questo per le suppliche che arrivavano ad essa, la primitiva intenzione della nascente riforma è vivere integralmente la regola francescana, senza privilegio alcuni e senza concessioni alla natura umana. II. DOCUMENTI PRIVATI Esiste un altro gruppo di scritti, contemporanei agli avvenimenti, e criticamente sicuri, che sono in relazione con il nostro tema. 1. Vittoria Colonna. Il primo ce l'offre la celebre protettrice dei cappuccini Vittoria Colonna. Nella lettera diretta nel 1536 al cardinale Contarini, forse la piu vigorosa apologia scritta dalla Marchesa di Pescara, dice rispetto al nostro argomento: « Circa le scripture [brevi o bolle pontifici] se risponde che quante ne sono expedite in l'ordine di San Francesco in tanti anni, cioè quelle che strengono et che son fundate sopra l'observantia et la regola, tutte son dirette ad questi patri [cappuccini], come quelli che se sforzano quanto è possibile puramente observarle [...]; et acceptano tutte quelle scripture, che li panno stringere l'observantia de la regola, et quelle che in alcun · 9 Paulus III, Pastoralis officii, 14 agosto 1535, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 14s; Id., Dudum postquam, 29 agosto 1535, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 15s. Cf. Sixtus V, Pro ea, 28 gennaio 1586, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 42s. Vedi anche il Memoriale di Bernardino da Asti, scritto nel 1536 e diretto a un prelato della curia romana (Tribulationes, p. 42-46). 10 Paulus Ili, Cum sicut nobis, 29 aprile 1536, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 16s. 11 Id., Exponi nobis, 25 agosto 1536, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 18-20. 12 Pius IV, Pastoralis officii, 2 aprile 1560, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 25-28. Ancora nel 1591, Bonaventura da Montereale, procuratore dell'ordine, fa fede di un oraculum vivae vocis, per il quale il romano pontefice Innocenzo IX conferma i privilegi anteriori, quibus tamen regulae puritas nostrae non relaxatur (11 dicembre 1591; in Bullarium ordinis, val. I, p, 47. Vedi anche il Bullarium ordinis, vol. I, p, 69s).

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