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REGOLA FRANCESCANA PRESSO I PRIMI CAPPUCCINI 627 Poniamo una speciale attenzione affinché i nostri principali ra– gionamenti si fondino su scritti sicuri, con il fine di non cadere nel pericolo di avvicinarci troppo alle cronache dei secoli XVI-XVII, che narrano l'origine e lo sviluppo dell'ordine nel primo secolo della sua esistenza, senza distinguere molte volte nella misura giusta il reale e l'immaginario, il certo e l'inventato 2 • I. DOCUMENTI PONTIFICI Per conoscere la mentalità dei primi cappuccini esiste un gruppo di scritti che conviene sottolineare: quelli emanati dalla santa sede. Già nel primo documento solenne che essa dirige agli iniziatori della riforma, Matteo da Bascio ed i fratelli Fossombrone, appare l'in– timo desiderio degli stessi di osservare la regola francescana in tanto in quanto lo consenta la fragilità umana,· fuori dei conventi dell'Os– servanza, facendo una vita eremitica, conservando l'abito proprio e sotto la dipendenza dell'ordinario del luogo 3 • Nella bolla di approvazione dell'ordine esistono elementi impor– tanti. E' diretta ai fratelli Fossombrone. Già nella supplica si scoprono gli intimi desideri degli iniziatori: fare vita eremitica ed osservare integralmente la regola 4. Il romano pontefice acconsente alla domanda e concede loro di vivere secondo la vita progettata, l'obbedienza teo- 2 Vedi le opere citate all'inizio della nota anteriore. Possono consultarsi anche le cronache seguenti: [Rufino da Siena] - Sisto da Pisa, OFMCap., I frati minori cappuccini nel primo secolo dell'origine, in L'Italia francescana 1-10 (1926-1935) passim,· Giovanni da Terranova, OFMCap., Dell'origine et principi della Congregatione de' Padri Capuccini nella Provincia della Marca et di Calabria, cavato dagli scritti del P. Fr. Giovanni di Terra nova, in Analecta ordinis minorum capuccinorum 23 (1907) 9-19, 118-126, 150-153, 178-185, 214-219, 248-253. 3 « Nos igitur, auctoritate Domini Papae, cujus Poenitentiariae curam gerimus, et de ejus speciali mandato, super hoc vivae vocis oraculo nobis facto, vobis [...] in aliquo heremitorio loco, ut praefertur, permanendo, habitu vestro semper retento, et Regula, in quantum humana patitur fragilitas, servata [...] vitam heremiticam quoad vixeritis ducere [...] indulgemus plenamque et liberam concedimus facultatem » (Ex parte vestra, 18 maggio 1526, in De primordiis, p. 27s.). Il documento è la testi– ficazione autentica di un vivae vocis oraculum di Clemente VII, pronunziato davanti al cardinale Lorenzo, vescovo di Palestrina e penitenziere della santa sede, come si vede nello stesso testo della concessione. Può leggersi questa grazia anche nel Bullarium ordinis, vol. I, p. ls. 4 « Et deinde vobis desiderantibus pro Animarum vestrarum salute, ac Dei gloria, Eremiticam vitam ducere, et quantum humana patitur fragilitas, Regulam Beati Fran– cisci observare: dictus Magister Provincialis licentiam ad Romanam Curiam accedendi, et a Nobis, ac Sede Apostolica quacumque ad animarum vestrarum salutem, ad Dei gloriam opportuna vobis viderentur, petendi, et impetrandi concessit )) (Clemens VII, Religionis ! zelus, 3 luglio 1528, in Bullarium ordinis, vol. I, p. 3).

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