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REGOLA FRANCESCANA PRESSO I PRIMI CAPPUCCINI 663 2. Equilibrio contemplazione-azione. Non fu cosa facile ai cappuccini questo equilibrio. Come nemmeno per altre riforme francescane. Le cronache dei secoli XVI-XVII pre– sentano spesso esempi di religiosi dediti alla contemplazione e al ser– vizio del prossimo. E' normale che, nel lodevole affanno di vivere integralmente la vita minoritica, i primi cappuccini accentuino l'aspetto che piu facilmente dimentica la natura umana: l'orazione; meglio, la contemplazione. Per lo sforzo, per il lavoro e per la dif– ficoltà che contiene. Nemmeno c'è bisogno di accennare, per spie– garlo, alla mentalità dei cenacoli di orazione del secolo XVI. Basti ri– cordare la storia delle riforme francescane nei secoli XIV-XV; le strade ci portano alle stesse fonti: al serafico padre e alla sua incarnazione profonda del binomio contemplazione-azione, distacco-presenza tra gli uomini; binomio di difficile sviluppo in un gruppo numeroso di per– sone. I legislatori del 1536 tentano di realizzarlo, ma quelli del 1552, per alcune correzioni fatte a proposito, rendono manifesto un non totale conseguimento. Però l'esempio è là. E molto attuale. La concezione attivista della vita, l'inquietudine per il lavoro quotidiano, il continuo movimento senza spazi convenienti di pacifica e tranquilla conversazione con Dio, avranno di tutto, meno che di francescano o cappuccino. E la men– talità moderna? E il discorrere della società affaticata? Poco valgono gli argomenti per chi si muove con altri principi e vuole incarnarli oggi. Esiste anche un affanno per il denaro; anche ansia di comodità. Ed il cappuccino s'impegna ad avviarsi verso altre rotte. 3. Povertà ed austerità di vita. Un altro degli elementi che s'impatte con gli uomini del secolo XVI è la figura del cappuccino rabbiosamente povero e altamente austero nei conventi, nelle chiese, nei vestiti, nei cibi e nell'arreda– mento. Scientificamente è dimostrato che i nuovi religiosi solo de– siderano vivere integralmente la regola serafica. Ugualmente bisogna affermare che in non poche occasioni il fervente anelito si cristallizza in certe esagerazioni, come norma di vita stabile. Però di nuovo sorge il problema attuale. L'accomodamento mo– derno dell'ordine segue la pista tracciata dalle prime generazioni cap-

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