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REGOLA FRANCESCANA PRESSO I PRIMI CAPPUCC1NI 653 e la dottrina 18 5; correggano i fratelli imperfetti con ogni humilita 186 ; i vicari generali e provinciali in segno di humilita rinunciano ai pro– pri incarichi nei rispettivi capitoli 187 ; i religiosi obbediscano e ser– vano i propri fratelli con ogni humilita et charita 188 ; i sudditi si sotto– mettano ai superiori con ogni humilita 189 ; i frati non desiderino cariche, prima desiderino rimanere negli ultimi posti, secondo la dot– trina del Signore 190 , ed essere sudditi ed obbedire, ad esempio di Cristo e del serafico padre 191 , considerandosi sempre come veri servi 0 tori 192 ; però-coloro che sono eletti accettino e compiano con ogni hu– milita il ministero incaricato 193 ; i predicatori non offendano nessuno nei loro sermoni, di modo che parlando contro i vizi onorino nelle creature l'immagine del loro creatore 194 ; gli studenti non si distac– chino dall'umiltà, verso il cammino che porta al paradiso 195 , e prima dell'inizio delle classi, in spiritu humilitatis, diranno: « Domine, iste vilissimus [ ... ] ut ipsunt indignissimum introducas [ ... ] » 196 ; i giovani e quelli che possono vadano scalzi, ad esempio di Cristo ed in segno di humilita 197 ; non si celebrino funerali nelle chiese cappuccine, tra gli altri motivi, per evitare tutto ciò che possa offendere la spiritual quiete et la tranquilla humilita 198 , Un ambiente di assoluta minorità francescana circonda, quindi, la vita e l'attuazione dei primi cappuccini. E tutto ciò, per imitare fondamentalmente Cristo umile ed il serafico padre, che desidera che i suoi figli siano sottomessi a tutte le creature umane e che non solo si considerino inferiori a tutti, ma che di fatto cerchino d'essere nel– l'ultimo posto 199 • 1ss I d., n. 101. 186 I d., n. 126. 1s1 I d., n. 104. 188 Id., n. 46. 1s9 Id., n. 127. 190 I d., n. 102. 191 I d., n. 133. 192 I d., n. 148. 193 Id., n. 133. 194 Id., n. 119. 19s I d., n. 124. 196 I d., n. 125. 197 I d., n. 26. 198 I d., n. 38. 199 « Et perchè 'l nostro Padre [...] volse, secundo la apostolica doctrina, che li suoi Frati, per amore di Colui che si exanani per nostro amore, fussen subiecti a Dio in ogni creatura, per il che li chiamo Frati minori, acio, non solo col core si reputassino a tutti inferiori, imo invitati nela militante Chiesia ale noze del sanctissimo Sposo Iesu Christo, cercassino di star nel ultimo loco, secundo il suo conseglio et exemplo » (I d., n. 7).

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