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650 FIDEL ELIZONDO da Parma, che essi si appropriano: il rinnovamento dell'ordine si farà in forma tale che si distinguerà tra coloro che vogliono vivere secondo la regola ed il testamento, e coloro che desiderano farlo secondo i privilegi e dichiarazioni 168 • Trasportati dallo zelo per com– piere gli ultimi desideri del fondatore, vanno ad esso come motivo per non ammettere privilegi e glosse intorno alla norma di vita fran– cescana 169 , non usare piu d'una tonaca 170 , proporre il lavoro 171 , ser– vire ai lebbrosi 172 ••• Il miglior riassunto del pensiero dei cappuccini sul testamento ce l'offre il principale cronista del secolo XVI, Bernardino da Colpe– trazzo: « Di più presono per sodo fondamento per la perfetta osservanza della Regola che si dovesse osservare il Testamento del nostro Serafico Padre, non obligandoci però per la professione che noi intendessimo di promet– tere ancora il Testamento, nè meno per voto particolare, ma che abbrac– ciare et osservare il dovessimo come paterna ammonitione del nostro Serafico Padre, e come quello che più ampiamente ci dimostra la inten– tione del Padre nostro attorno all'osservanza della Regola. Laonde con– clusono quei venerandi Padri che chi voleva perfettamente osservar' la Regola, gli bisognava di osservare il Testamento. Et per questo il poseno medesimamente nelle prime Constitutioni » 173 • 3. Costituzioni del 1552. Le costituzioni del 1552 174 seguono la traiettoria tracciata dagli statuti del 1536 intorno all'osservanza della regola. I cappuccini vo– gliono perseverare nell'osservanza spirituale della medesima 175 , con– vinti che questa non è se non il midollo del vangelo 176 e come uno abbracciar' per guida et per norma il Testamento del nostro Serafico Padre» (Ibid. 1 p. 5). Il pensiero di Titelmans sopra il testamento è raccolto anche da altri cronisti antichi, come Mattia da Salò (Historia capuccina, voi. II, Romae 1950, p. 182) e Ruffino da Siena (/ frati minori cappuccini, in L'Italia francescana 10 [1935] 38s. 168 Bernardinus a Colpetrazzo, Historia ordinis, voi. I, Assisi 1939, p. 42. 169 Id., Historia ordinis, voi. III, Romae 1941, p. 5s. 110 Jbid., p. 17. 171 lbid., p. 56. 172 Id., Historia ordinis, voi. III, Romae 1941, p. 195. 173 Id., Historia ordinis, voi. III, Romae 1941, p. 5. 174 Usiamo l'edizione fatta da Edoardo da Alençon nel 1928 (vedi la nota 69). Il pensiero di Bernardino da Asti sopra le costituzioni del 1552 può leggersi nel testo corrispondente alla nota 19. 175 Const. 1552, Prologo. 176 I d., n. 1.

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