BCCCAP00000000000000000001324

REGOLA FRANCESCANA PRESSO I PRIMI CAPPUCCINI 649 pati in esercizi spirituali 160 ; l'esistenza nei conventi di carceri dure, però umane 161 ; il rispetto ai sacerdoti, vescovi... 162 • Ci sono altri testimoni degni di fede sull'importanza che i primi cappuccini davano al testamento. Già Giovanni da Fano, nella se– conda redazione del Dialogo, manifesta l'alta stima che gode tra loro: « Nota bene che S. Francesco dice nel suo Testamento che vole la sua Regola sia semplicemente intesa senza chiosa, et così. osservata. E dice che il Signor così gl'ha rivelato. Et benché il Papa dicesse con buona intentione che non semo tenuti all'osservanza del detto Testamento, tamen dovemo haverlo in somma riverenza et osservarlo in le cose che potemo, come dice Alvaro, perché il nostro Padre in esso mostra la sua intentione. Et è da credere che con il medesimo spirito l'Iddio facesse il Testamento e la Regola, e in fine della vita sua quando era perfetto nelle virtù. Ree Alvaro. E chi non estima il detto Testamento, né si cura osservarlo in le cose che può, mostra poco amar tanto Padre, e poco estimar la paterna heredità et benedittione. Onde li Cappuccini nel loro Capitolo Generale hanno ordinato che il Testamento si osserve » 163_ Nelle cronache dei secoli XVI-XVII si nota l'importanza che i nuovi religiosi danno all'ultima volontà di san Francesco: è la vera interpretazione della regola 164 , e senza la sua osservanza è impossi– bile osservare questa interamente 165 • Francesco Titelmans appare come il simbolo e portabandiera della stima per il testamento; per lui costituisce una glossa redatta dallo stesso Spirito Santo, la più chiara, la più bella, scritta con le stesse intenzioni della norma fon– damentale francescana 166 , e perciò non si può parlare d'una osser– vanza integrale della regola senza che si porti alla pratica nello stesso modo 167 • Tra i primi cappuccini corre la profezia di Giovanni 160 I d., n. 65. 161 I d., n. 98. 162 I d., n. 119. 163 c·ovanni da Fano, Dialogo de la salute (redazione seconda), Isola del Liri 1935, p. i8s. 164 [Ruffino da Siena] - Sisto da Pisa, OFMCap., I frati minori cappuccini nel primo secolo dell'origine, in L'Italia francescana 2 (1927) 23. 165 Ibid., p. 24. « Fu da quei venerabili Padri giud·cato che non poteva osservarsi la Regola del Serafico Francesco senza osservare il suo Testamento» (Bernardinus a Colpetrazzo, Historia ordinis, vol. III, Romae 1941, p. 194). 166 « Il Testamento fu chiosa fatta dallo Spirito Santo sopra la nostra Regola, la più chiara et la più bella che trovar si possa, fatta dal medesimo spirito che la Regola [...] volendo dimostrare [san Francisco] che per rivelatione di Dio et col medesimo spirito haveva scritto la Regola et il Testamento» (Bernardinus a Colpe– trazzo, o.e., p. 5). Sopra il celebre francescano e poi cappuccino Francesco Titelmans vedi la bibliografia fondamentale nel Lexicon capuccinum, Romae 1951, col. 638s. !67 « Fra Francesco Titelmanno, dottissimo et santo, confirmò l'opinione di quei primi Padri, affirmando che era impossibile osservar perfettamente la Regola senza

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz