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640 FIDEL ELIZONDO Tra le molteplici sfaccettature che un documento tanto prezioso ci offre, sottolineiamo ciò che direttamente ci riguarda: la mentalità delle prime generazioni intorno alla norma di vita francescana. I cappuccini desiderano mettere in pratica l'osservanza spiri– tuale ed evangelica della regola 72 , poiché essa non è altra cosa che il midollo del vangelo 73 , e come un piccolo specchio nel quale si rifrange la perfezione evangelica 74 • Se i cristiani devono osservare la dottrina evangelica promessa nel battesimo, molto pili lo devono fare i frati minori, poiché il serafico padre, all'inizio e alla fine della norma di vita, propone il suo compimento 75 • E perché la regola, impressa nella memoria, possa essere messa in pratica nel migliore dei modi, dev'essere letta tutti i venerdi in ogni convento, lentamente, con la dovuta riverenza e divozione 76 • Il numero quinto degli statuti getta una chiara luce sul tema che ci occupa. Lo dividiamo in diversi punti, affinché emergano meglio le idee fondamentali: « Et perché fu non solo voluntà del Padre nostro san Francesco, imo etiam de Christo, nostro Redemptore, che la Regula si observasse simplicimente, ad literam, senza glosa, si come la observarono gia quelli primi nostri seraphyci Patri; perho essendo la Regula nostra clarissima, aciò piu puramente, sanctamente et spiritualmente si observi, si renuncia a tutte le glose et expositione carnale, inutile, noxie et re– laxative, le quale extirano la Regula de la pia, iusta et sancta mente di Christo, Signor nostro, el quale parlava in san Francesco; et per singular, vivo commento dela Regula nostra acceptiamo le dechiaratione de Summi Pontifici et la sanctissima vita, doctrina et exempli del Padre nostro san Francesco » 77 • 72 Const. 1536, Prologo. 73 Id., n. 1. 74 Id., n. 2. 75 Id., n. 1 « Regula et vita minorum fratrum haec est, scilicet Domini nostri Iesu Christi sanctum Evangelium observare vivendo in obedientia, sino proprio et in castitate » (Regula Il, in Opuscula sancti patris Francisci assisiensis, Ad Claras Aquas 1949, c. 1, p. 63); « Ut semper subditi et subiecti pedibus eiusdem sanctae Ecclesiate, stabiles in fide catholica, paupertatem et humilitatem et sanctum Evange– lium Domini nostri Iesu Christi, quod firmiter promisimus, observemus » (o.e., c. 12, p. 74). 76 Const. 1536, n. 2. 77 Id., n. 5

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