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638 FIDEL ELIZONDO scritto nella regola francescana 59 • Se un fratello desidera portare solo l'abito, senza la tunica interna, si acconsenta, perché lo concede la regola 60 • I frati si vestano di panni vili, come dice la regola 61 • Quando qualcuno vuole entrare nell'ordine, osservino i fratelli ciò che dice la regola al riguardo 62 • I novizi devono imparare a memoria la regola, ed i maestri saranno solleciti nel portare a termine questo compito 63 • Non si ammettono procuratori o sindaci: sia Cristo il procuratore; la madre di Dio, la procuratrice et protettrice; san Francesco, il sostituto; si rinuncia assolutamente alla protezione e alle cure altrui 64 • Non , cavalchino i fratelli, però in caso di vera necessità, la regola lo con- cede 65 • Con questi dati si può comprovare come di fatto già nel primo breve abbozzo di costituzioni, solamente un anno dopo l'approvazione della nuova famiglia francescana da parte di Clemente VII nel 1528, spesso si ritorna alla regola francescana per fortificare i diversi statuti o impregnare dello spirito serafico la nascente riforma. Se a tutto questo si aggiunge il frequente rimandare diretto o indiretto al\e tradizioni dell'ordine 66 , necessariamente si deve concludere che le norme di Albacina mostrano il desiderio della primissima generazione cappuccina di vivere la regola dentro la spiritualità minoritica 67 • 2. Costituzioni del 1536. Pochi anni dopo, ne sono passati solo otto dall'approvazione della fraternità, si promulga un documento base sconosciuto fino a questo 59 Id., n. 17, p. 163. 60 Id., n. 20, p. 163. 61 « Item ordiniamo che li fratelli si vestina tutti di panni vili, come dice la Regola, et delli più vili che si troveranno in quelli paesi, et delli più abietti et sprezzati et mortificati di colore, che si troveranno» (Id., n. 26, p. 164). La prescrizione oltrepassa il contenuto della regola. 62 Id., n. 34, p. 165. 63 « Item, che li novitij chierici habq_ino ad imparar la Regola a mente nel tempo del novitiato; et a questo li loro maestri siano soleciti » (Id., n. 36, p. 165s.). 64 « Item, delli procuratori et sindici non ne facciamo mentione, perchè si osserva inviolabilmente; et però ordiniamo che non s'habbia altro procuratore ed altro sindico che Christo benedetto, et la nostra procuratrice et protettrice sia la Madonna Madre di Dio, et lo nostro sustituto sia il nostro Padre S. Francesco; et inviolabilmente volemo che non s'habbia stare alla protettione et cura d'altri» (/d., n. 41, p. 166). 65 Id., n. 42, p. 166. 66 Vedi, per esempio, i numeri 2 (p. 159). 4 (p. 160). 6 (p. 160). 8 (p. 161). 11 (162). 67 Burcardo da Wolfenschiessen, OFMCap., vede influenze dei camaldolesi sui primi cappuccini (Burcardus a Wolfenschiessen, De influxu legislationis camaldulensium in ordinem capuccinorum, in Collectanea franciscana 1 [1931] 59-78). Noi crediamo che le radici delle costumanze cappuccine debbono cercarsi prima di tutto nelle diverse riforme francescane e nei libri di storia e spiritualità dell'ordine serafico.

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