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634 FIDEL ELIZONDO quelli che vogliono capire ed osservare spiritualmente la regola basta la grazia e lo spirito di Cristo, autore della medesima 37 • Perciò, mentre l'anima sta unita a Cristo per amore, senza difficoltà capisce la norma di vita francescana e la osserva strettamente 38 • San Francesco proibisce le glosse, perché desidera che queste siano unicamente la vita di Cristo e la sua 39 • Sul polemico problema delle glosse, Giovanni da Fano, parlando già nei termini dell'Osservanza, propone le seguenti affermazioni: le dichiarazioni dei romani pontefici si devono ricevere ed osservare con sommo rispetto, poiché non tolgono la purezza della regola 40 ; tra que– ste, ne esistono due importantissime, sia per essere state incluse nel corpus iuris, sia per essere conformi alla regola: le bolle Exiit qui seminat, di Nicola III ed Exivi de paradiso di Clemente V 41 ; il serafico padre non pretende togliere l'autorità del papa per interpretare la norma di vita minoritica, poiché la sottomette all'approvazione pon– tificia: altrimenti non sarebbe né regola, né osservabile 42 ; il fondatore nemmeno proibisce le dispense dalla regola come si vede dai vari passaggi della stessa 43 ; devono essere ammesse anche le interpreta- 37 « Basta adonque alla sua intelligenza et osservanza la gratia et il spirito di Christo inventor di essa Regola» (Id., p. 20). 38 « E per pervenire a questo è necessario che pigliamo la forma dell'amore che 'l Signor Iesu Christo portò a noi, el quale amore (rimosso da lui li segni della Divinità) tanto l'humiliò, che non solo lo condusse al disprezzo di tutte le cose, ma etiam alla crudele et obbrobriosa morte; così noi se questa forma di amor piglieremo, del nostro Signor Iesu Christo senza difficultà intenderemo la Regola et osserveremo. Onde mentre che l'anima è per amore con Christo congionta serrà all'osservanza della Regola sempre astretta, imo che mai non serrà quieta né con– tenta finché non si vedrà nell'ultimo grado dell'obedienza perfetta, povertà, et castità, et nient'altro penserà se non queste cose perfettamente perficere (quanto può) come fece esso benignissimo Signore. Vedi come lui le osservò, così il vero amator suo si sforzarà puramente osservarle» (Id., p. 20). 39 « Concludo adonque quanto a questo primo dubio, che S. Francesco vetò le chiose nella Regola perchè volea che la vita di Christo e sua fosseno chiose, quando disse: vedete Christo e me e così fate voi» (Id., p. 20). 40 « Le dichiarationi delli Sommi Pontefici e Dottori dell'Ordine sopra la Regola devono esser con ogni riverenza accettate et osservate, perchè alla purità della Regola in nessun modo derogano; anzi dannabile error seria tener l'apposito» (Id., p. 17). 41 Id., p. 18. 42 « E quando tu dici che il Beato Francesco prohibisce le chiose in la Regola, dico che lui non toglie l'authorità alli Sommi Pontefici di passere interpretare li dubij che circa la Regola per li tempi nascer potessino, onde lui sottomise la Regola alla Sedia Apostolica. Altramente non seria Regola né osservabile, senza l'authorità e confirmation della sedia Apostolica» (Id., p. 17). 43 « Et non credo che S. Francesco habbia la dispensa totalmente prohibito, onde in diversi luochi della Regola si concede la dispensatione che si possi fare, eccetto li 3 Voti principali. Tu sai che solo li Ministri devono ricevere all'Ordine, et di haver cura degl'infermi, e di vestir li frati e di ordinar li predicatori, le quali tutte cose

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