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232 Elizondo proporre delle misure in bene dell'Ordine, se sono tenuti fuori, direbbesi in affari di tanta importanza come il presente, questa non sarebbe, e non è uniformità di governo, ma l'unità di volontà, o piuttosto un'assolutismo antifrancescano, e tanto più per noi Cappuccini disastroso, perchè non abbiamo nelle nostre Costituzioni, quei savi temperamenti, e contropesi degli Ordini che hanno regime quasi Monarchico, o che almeno hanno nell'insieme delle loro leggi, sufficienti garanzie da impedire gli abusi di un potere, che volesse rendersi troppo independente ed assoluto. Inoltre, l'im– possibilità pratica di cotesta innovazione per l'Ordine nostro salta da sè, per così dire, agli occhi. Infatti il Delegato scelto ad arbitrio del Generale, avrà le facoltà o senza i Definitori, o con i Definitori. Si prius, ecco il Definitorio annientato, e quasi tolto dal governo dell'Ordine. Si posterius, tutto si riduce ad un cambiamento di persona: invece del Pro– curatore (che naturalmente viene indicato per ragione dell'Officio) sarà Commissario il Definitore B. più gradito al Generale. E se quel B. non sempre fosse il 1° Deffinitore, ma il 2° ed il 3°, ecc., ecco subito una sorgente di suscettibilità, di dissapori, di urti; ed invece di un presunto, o immaginato dualismo, sotto qualche aspetto si avrebbe un triunvirato, che aumenterebbe le suscettibilità, cagionerebbe la confusione, la discordia. E' questa l'uniformità bramata?! XXII. Difettando questa innovazione di ogni ragione veramente soda, si ricorre al voto del Capitolo!... Qui si potrebbe riferire, che la ordinazione N° 49 proposta ai PP. Vocali del Capitolo del 1884 sulla elezione del Discreto pel Capitolo Provinciale, ebbe voti favorevoli oltre 80 sopra 102 PP. Capitolari. Ma quella ordinazione era contraria al parere del Revmo Padre Generale, e quindi si volle rigettata 47 • Quella gran maggioranza non valse, sebbene leggitima; varrebbe ora una maggioranza procurata con mistificazione? Ma senza di ciò la risposta diretta è ben facile. 1° Nessun Capitolare, a tenore delle [h. 9v] norme sovraccennate, poteva proporre, e nessun Commissario poteva accettare proposizioni, contro i Decreti Apostolici, specialmente contro i Decreti imperativi, di cui sopra. 2° I Commissarii hanno certamente computato con tutta esattezza il numero dei voti affermativi; ma perchè non hanno registrato nel Verbale se non il numero, almeno il tenore delle osservazioni contrarie? 3° Si potrebbe in parte supplire al loro silenzio, riferendo con cer– tezza, che rigettarono con osservazioni la innovazione proposta parecchi Capitolari, fra i quali il Rmo P. Paolo dalla Pieve Def.re Genle; il Rmo 47 Nada se dice sobre el argumento en las actas del capitulo genera! de 1884 (AOC 1[1884-1885] 8-20). La ordenaci6n 49 de dicho capitulo trata de otro tema (AOC 2 [1886] 238).

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