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224 Elizondo e non di poca importanza. Uno dei Capitolari nella Sessione suddetta, insistette, affinchè nulla venisse inserito, nulla fosse tolto al testo delle Costituzioni, contro i Decreti e Costituzioni Apostoliche, e tutto il Capitolo confermò unanimemente, senza discussione questa regola di prima evi– denza... 16 • Il Rmo Generale stesso, nel suo discorso, aveva addotto, come primo e decisivo motivo della Revisione, la necessità di togliere dalle nostre Costituzioni tutti i punti contrarii ai Decreti Apostolici (a fortiori, perciò, di non inserirne dei nuovi, che fossero contrarii): Plurimae etenim Ordinis nostri leges primaevae per Decreta S. Sedis... mutatae fuere 17 • Non pare, dunque, che alcuno, anche minimo dubbio possa formarsi sopra quel punto: la conformità con i Decreti Apostolici era più ancora, che la norma fondamentale, era davvero un'obbligo stretto. Altro motivo della Revisione viene ugualmente espresso nel sullodato discorso del Revmo P. Generale: Quaedam autem (leges Ordinis primaevae) nostris temporibus difficillimae evasere, si non impossibiles. E quel motivo costituiva la seconda norma ommessa nel suddetto fascicolo 18 • XII Ciò premesso sulla proposta revisione, e sulle condizioni previe di questa, a difesa della verità e della giustizia devesi purtroppo dire: Che i Commissarii non hanno rispettato le condizioni e le regole presta– bilite perchè: 1° Hanno preso per base della Revisione, non le Costituzioni stesse, come fu deciso Capitulariter, ma lo Schema del Padre Generale. 2° Hanno indebitamente interpretato le loro attribuzioni costituendosi Giudici [h. 4v] delle Osservazioni, e redigendo da sè stessi, soli, un nuovo Schema, nel quale si cercherebbe in vano un accenno alle Osservazioni contrarie alle loro personali vedute. Non sarà fuor di proposito di porre qui in confronto due decisioni dei sullodati Commissarii, che trovo registrate nel Verbale (N° 13 della 3• Sessione). Prima i Commissarii decisero cos1: Ut in novo Schemate, in textu, ad calcem (?) inserantur omnes propositiones et observationes, quae a PP. Commìssariis inserendae vel reiciendae iudicentur, ut per placet, vel non placet, ab universo Capitolo approbentur, vel rejiciantur. Era quella sua decisione saggia e giusta e conforme al mandato, e perciò fu ammessa unanimi voto PP. Commissariorum. Ma oihme! immediata– mente nel Verbale segue questa annotazione buttata là senza alcuna spiegazione: (N. B.) Reiectum fuit postea unanimi voto, duobus exceptis. Dunque la stessima decisione si accetta unanimi voto, e poi (postea?) 16 Véase, mas adelante, la nota 22. 17 AOC, p. 179. "AOC, p. 179.

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