BCCCAP00000000000000000001198

Bisogna rendersi conto di realta cariche di virtualita formidabili: il piu grande stato del mondo e la Cina con oltre un miliardo di abitanti, diversi per lingua reale e per cultura (si pensi solo al Tibet, alla Mongolia interna, alle regioni dell'Asia: Centrale); il secondo stato del mondo e l'lndia che ha poco meno di un miliardo di abitanti con numerose lingue e religioni diverse; terzo stato ormái e l'Unione Europea che saraun vero stato quando avra la moneta unica, la banca unica ed altro in comune, e che passera dagli attuali complessivi 400 milíoni ai potenziali 500 milioni di abitanti, se vi entreranno gli altri stati aspiranti; quarto stato sono gli USA. Come si vede, il mondo cammina verso grandi unita multirazziali, pluriculturali, in cui dovranno convivere costumi, lingue, religioni, sensibilita e interessi diversi. L' era degli stati nazionali, per la cui realizzazione sono state combattute tante guerree alla fine. E' significativo che in un clima dal largo respiro come quello che viviamo, si facciano battaglie per identita culturali di piccoli gruppi. Evidentemente l'uomo ha paura di essere sommerso come persona e di sopravvivere solo come numero in un bilancio economico e statistico. Gli abitanti dei 15 Paesi dell 'Unione Europea vivono in area geografica dirimpettaia ad un'altra area considerata come terra di nemici da cui difendersi. C'e tutta una memoria storica che sale dal nostro inconscio· attraverso tradizioni ormai folcloristiche (come le torri saracene sulle coste dei nostri mari, come le sagre con la lotta contro il Saraceno, come le battute che facciamo sorridendo: "Mamma, li Turchi!") o attraverso forme d' arte che riecheggiano altre culture (si pensi, in Italia, al complesso arabo-normanno di Monreale, alle facciate dalle finestre trilobate dei palazzi del Canal Grande a Venezia). Imanuali di storia presentano; quasi esclusivamente, le guerre sostenute dall'Europa contro gli invasorí che salivano dall'Africa. Al massimo questi avevano lasciato tracce della loro presenza che successivamente gli europei hanno trasformato magari in chiese cristiane (si pensi álla Giralda di Siviglia o alla Mezquita di Cordova). Invece, tra le due sponde del Mediterraneo - o meglio tra le diverse culture - c;era stato anche un 135

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz