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il sentimento nostro e di tutta la Chiesa e di sincera riconoscenza verso quei fratelli e sorelle che, in condizioni di notevole difficolta, hanno con generositá aiutato tanto ragazzi/e e giovani a cercare e a trovare la propria vocazione. Ma si tratta, in ogni caso, di comprendere ancora una volta la direzione che Dio, il Signore della storia, sta imprimendo alla nostra storia, anche alla ricca storia delle vocazioni in Europa, oggi dinanzi a un crocevia decisivo. 1 ° Se la pastorale delle vocazioni e nata come emergenza legata a una situazione di crisi e indigenza vocazionale, oggi non puo piu pensarsi con la stessa precarieta e motivata da una congiuntura negativa, ma - al contrario - appare come espressione stabile e coerente della maternita della Chiesa, aperta al piano inarrestabile di Dio, che sempre in essa genera vita;· 2° se un tempo la promozione vocazionale si riferiva solo o soprattutto ad alcune vocazioni, ora si dovrebbe tenderé sempre piu verso la promozione di tutte le vocazioni, piche nella Chiesa del Signore o si cresce insieme o non cresce nessuno; 3° se ai suoi inizi la pastorale vocazionale provvedeva a circoscrivere il suo campo d'intervento ad alcune categorie di persone ("inostri", quelli piu vicini agli ambienti di chiesa o coloro che sembravano mostrare subito un certo ineresse, i piu buoni e meritevoli, quelli che avevano gia fatto un 'opzione di fede, e cosi vía), adesso s'avverte sempre piula necessita d'estendere con coraggio a tutti, almeno in teoría, l'annuncio e la proposta vocazionale, in nome di quel Dio che non fa preferenza di persone, che sceglie peccatori in un popolo di peccatori, che fa di Amos, che non era figlio di profeti ma solo raccoglitore di sicomori, un profeta, e chiama Levi e va in casa di Zaccheo, ed e capace di far sorgere figli di Abramo anche dalle pietre (cfr. Mt 3,9); 4° se prima l'attivita vocazionale nasceva in buona parte dalla paura 126

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