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Come emerge con forza da! "progetto comunitario" della fraternita (redatto all "inizio di ogni anno pastorale), le attivita prioritarie sono: - la pastorale giovanile e vocazionale, - la formazione, - il servizio pastorale della chiesa. E 'tutta la "fraternita vocazionale e formativa II che si prende a cuore questi tre ambiti di attivita, non solo gli specifici incaricati. Questo imprime una forza e una efficacia particolari all"impegno di ciascuno, si sperimenta infatti la bellezza del sostegno fraterno e vicendevole. E'da sottolineare, poi, íl fatto che alcuni collaborano direttamente, altri danno una impronta anche vocazionale al servizio che sono chiamati a svolgere e altri ancora, pur non ofrendo ordinariamente contributi particolari, non ostacolano !'opera di chie impegnato nella PGV. 2. Come si e vissuto questa esperienza a livello umano di liberazione, tanto al di dentro come al di fuori della fraternita, e a livello di fede? Si e cercato di trovare vie efficaci per parre la nostra vocazione a servizio dei giovani, della loro sete di vita e della chiamata che Dio ha donato a ciascuno. Si e scelto di affrontare la sfida rappresentata dalla dzffusa "mentalita antivocazionale ": - presente nella societa, la quale con forza propone il mito dell' "essere vincenti", legato ad una idea di uomo che si ritiene capace di costruirsi da solo, puntando esclusivamente su aspetti esteriori o materiali della propria esistenza e ignorando sistematicamente l' "esser se stessi" in risposta al dono di una vocaziol'le; • - presente nella comunita ecclesiale, nella quale con frequenza si considerano i giovani piu come "mano d'opera" utile a sostenere una serie di attivita e di servizi (magari importanti) che come persone da aiutare a discernere la specifica vocazione con la quale ciascuno e chiamato a dare il proprio apporto alla vita della comunita ecclesiale e di 119

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