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evangelica» viene identificata con la povertà, che Francesco prende come sposa. E irrompe così nella letteratura fran– cescana la figura delle mistiche nozze con madonna Povertà, prospettiva che a dir vero ha favorHo poco all'impegno reale dei figli di san Francesco per una vita povera, vera e sem– plice (vedere principalmente 2 Cel, 55, 82, 83, 84, 215; LM, 1,4; 4,7; 7,1,6; 11,14; 13,8; 14,4; FF, 641, 669, 670, 671, 805, 1033, 1117, 1118, 1125, 1202, 1232, 1240, 1352). Nei suoi insegnamenti sulla povertà interiore, e proprio per esprimere il di,stacco da tutto quello che può togliere li– bertà al cuore, si serve Francesco di una immagine trovata nei testi evangelici: loculos, componere, thesauriwre. I su– periori che si turbano quando viene loro tolta la carica non sono poveri, perché « ammassano un capitale - un grùzzolo - a pericolo delle loro anime» (Amm. 4, FF, 152. Cf. Gv 12,6). Il fratello che si lascia prendere dall'ira o dallo sde– gno per il peccato di un confratello, « accumula per sé la colpa di esso » (thesaurizat sibi culpam; Amm. 11; FF, 160). Chi ritiene per sé i beni di Dio, « nasconde dentro di sé il denaro del suo Signore» (cf. Mt 25,18. Amm. 19, FF, 168). Invece è beato il servo che « accumula per il cielo i beni che il Signore gli mostra» nella contemplazione (cf. Afr 6, 20; Amm. 28, FF, 178). In questa linea degli insegnamenti del Santo si può dare come genuina la sentenza che gli attribuisce Tommaso da Celano: « Non ha lasciato tutto per il Signore, chi mantiene il gruzzolo (loculos) del proprio modo di pensare » (2 Cel, 140, FF, 724). L'immagine del pellegrinaggio, come elemento inerente a una vita in povertà, viene espressa con testi biblici ben noti. « Il Signore nostro Gesù Cristo fu povero e ospite» (cf. Mt 25,43 s; Reg NB, 9,5, FF, 31). « Come pellegrini e forestieri in questo mondo» (cf. Sal. 38,13; 1 Pe 2,11. Reg B, 6; Testam. 29; FF, 90, 122). « Questa sia la vostra porzione, che vi con– duce alla terra dei viventi » (cf. Sal 141,6; Reg B, 6). Figure bibliche riguardanti l'obbedienza. - La dottrina di Francesco sull'obbedienza ha una chiara radice biblica, a cominciare dalla Ammonizione II sulla disubbidienza di Ada– mo per una appropriazione abusiva del dono della libertà; « Mangia dell'albero della scienza del bene colui che si ap– propria la sua volontà...; diventa per lui il frutto della scien– za del male ,(FF, 147). Al religioso che ritira, per la disob- 67

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