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tae, FF, 2046). Dante espresse questo distintivo dei due Ordini fratelli con i versi ben noti: L'un fu tutto serafico in ardore; - l'altro per sapienza in terra fue - di cherubica luce uno splendore (Par, XI, 37). Conclusione Da quanto precede si possono trarre alcune osservazioni, già in parte accennate. Francesco, nei suoi scritti, non pro– cede per via simbolica quando cita i testi sacri. È un contem– platore di fatti e parole, « che sono spirito e vita», non un creatore di fantasie alla base di figure bibliche, sebbene uti– lizza quelle figure dirette che lui ha contemplato. È tutto il contrario di un visionario. Nelle fonti biogra:fiche abbiamo già fatto notare come quelle che raccolgono le testimonianze dirette - Vita I del Celano, Tre Compagni, ,Leggenda 1Perugina e anche Specchio di Perfezione - sono quasi esente di fìguraziorni bibliche. Que– ste cominciano con la Vita II del Celano e si fanno normali con san Bonaventura. Qualcuno potrebbe chiamare questa se– conda tappa quella della « mitizzazione » di Francesco. Ed è interessante costatare che, fuod di certe figure caire agli spi– rituali, perché venivano a giustificare le loro posizioni esca– tologiche, la tendenza progressiva a fare di Francesco un uomo fuori del tempo e dello spazio, predestinato, preannunciato, configurato con Cristo, si manifesta piuttosto nella « comuni– tà » e poi nel conventualesimo. Forse perché un'immagine così disincarnata e grandiosa produce sì entusiasmo e orgoglio di famiglia, ma impegna meno che la notizia immediata dei fatti reali della vita di Francesco e dei suoi insegnamenti sem– plici e sinceri. Uomini della comunità furono, nel secolo XIV, Arnaldo de Samatan, che scrisse nel 1365 il suo trattato De confor– mitate beati Francisci ad Christum, e Bartolomeo da Pisa che pubblicò, tra il 1385 e il 1399, il monumentale De conformitate vitae beati Francisci ad v'itam Domini I esu. II primo enumera quanti furono i profeti che ebbe Francesco, come Gesù, ebbe anche un precursore, ebbe il gruppo di discepoli, e da a ognu– no di questi un apostolo che lo prefigura: frate Bernardo è prefigurato in sant'Andrea, Pietro Cattani in san Pietro, Egi- 80
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