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mento a Cristo e agli apostoli era naturale. Ma il fatto inaudi– to delle stimmate impresse nel corpo di Francesco, che tut– ti poterono contemplare dopo la morte, era già come un invi– to a vedere in Francesco una riproduzione del Salvatore. « Non si è mai udito al mondo un portento simile, fuorché nel Figlio di Dio, che è il Cristo Signore ...; le cinque piaghe sono veramente le stimmate di Cristo (Lett. di Fr. Elia, 5; FF, 309). « Veramente in Francesco appariva l'immagine della Croce e della Passione dell'Agnello immacolato..., sembrava appena deposto dal patibolo... » (1 Cel, 112; FF. 516). Nella Vita II del Celanense ancora viene presentato Fran– cesco come « immagine di Cristo crocifisso», trasformato in lui per amore (2 Cel, 135; FF, 719), ma appare come una con– segna ufficiale nei responsabili dell'Ordine di non avanzare più oltre. 1 Intanto però correvano tra i frati racconti come quello del frate che, nella notte stessa della morte di Francesco, lo vide vestito di una dalmatica di porpora, e se– guito da una folla innumerevole. « Alcuni chiesero al frate: Costui non è forse Cristo, o fratello? - Sì, è lui - rispondeva. Ed altri di nuovo lo interrogavano: Non è questi san France– sco? E il frate allo stesso modo rispondeva affermativamente. In realtà sembrava a lui e a tutta quella folla che Cristo e Francesco fossero una sola persona». E Tommaso da Celano si sente nell'obbligo di dare una spiegazione, per evitare del– le interpretazioni troppo spinte (2 Cel, 219; FF, 814). San Bonaventura non ebbe difficoltà ad accogliere una tale concezione, anzi si può dire che è lui il primo responsa– bile del concetto dell'alter Christus. Oltre che vedere in Fran– cesco un perfetto imitatore di Cristo e un « ripetitore della predicazione di Cristo», lo presenta soprattutto come copia viva di Cristo crocifisso ( 6 ). Ubertino da Casale, corifeo degli spirituali, svilupperà al massimo questa concezione nel suo libro Arbor vitae crucifi– xae I esu e i Fioretti faranno di essa come un postulato ormai indiscusso: « In prima è da considerare che il glorioso messe– re santo Francesco in tutti gli atti della vita sua fu conforme a Cristo benedetto ». (') L. IRIARTE, La imagen de san Francisco tal corno nos la delinea san Buena– ventura, in « Naturaleza y Gracia », 21 (1974), p. 196-207. 72

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