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bedienza, il dono della sua volontà fatto nella professione, Francesco applica l'immagine forte del cane che torna al suo vomito (Prov 26,11; 2 Pe 2,22): è come guardare indietro e ritornare al vomito della propria volontà (Amm. 3, FF, 151). Nello stesso senso 2 Cel, 28, FF, 615. La lavanda dei piedi degli apostoli, fatta da Gesù prima della Cena, viene spiegata dagli esegeti come una parabola in azione per inculcare lo stile evangelico dell'autorità (3). Francesco ha capito questo senso quando scrisse nella Re– gola non bollata: « Nessuno sia chiamato priore, ma tutti siano chiamati semplicemente fratelli minori. E l'uno lavi i piedi all'altro (Gv 13,14. Reg NB, 6, FF, 23). E nell'Ammoni– zione IV: « Quelli che sono costituiti in autorità sopra gli altri, tanto si glorino del loro ufficio come se fossero inca– ricati di lavare i piedi dei fratelli... » (FF, 152). Il vero umile sempre desidera essere « sotto i piedi degli altri » (Amm. 20, FF, 169). Francesco usa spesso la espressione « col bacio dei piedi» quando scrive per gli altri (Reg NB, 23; Lett. Fed., 86, Lett. Cap., 13; FF, 72, 206, 217). Il segno THAU. - Afferma Tommaso da Celano che« era familiare a Francesco il segno Thau, più che altri; era l'unica firma che metteva nelle missive che scriveva e con esso de– corava le pareti delle celle » (3 Cel, 3, FF, 828). Infatti, il Thau autografo si trova nell'originale della benedizione data a frate Leone; anche in certi manoscritti che contengono la lettera allo stesso frate Leone, la lettera a tutti i chierici e il Testamento ( 4 ). Si suppone che una tale devozione alla simbolica lettera sorgesse nell'animo di Francesco ascoltando il discorso di apertura di Innocenzo III al IV Concilio Lateranense, nel quale commentò la nota visione di ,Ezechiele: Dio comanda a un personaggio celeste di segnare con la lettera Thau pro· piziatoria le fronti dei giusti, che sarebbero liberi dallo ster– minio (Ez 9,4 s). Il Papa, in quel richiamo alla crociata, ve– deva neHa lettera Thau, ultima dell'alfabeto ebraico, un prean– nuncio della croce di Cristo. E proprio in questo senso la scelse Francesco. (') C. SPICQ, Le lavement des pieds sacrement de l'autorité chrétienne, in « Vie Spirituelle », 72 (1945), p. 121-130. ( 4) Cf. K. ESSER, Die Opuscula des hl. Franziskus von Assisi, Grottaferrata, 1976, p. 134, 136, 139, 143, 156s, 221, 437. 68

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