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102 Elizondo Regula meglio et catholicamente si observasse » (Const., n. 6). quale io Frate Franc.o mm1mo tra uoi, faccio a uoi fratelli miei bene– detti per questo, accioche la Regola, qual habbiamo promesso al Sig. me– glio catolicamente osseruiamo » (Test., p. 68). Se rechazan todos los privilegios que relajan la regla y la acomodan a la sensualidad, « perche'! Padre nostro San Fran– cisco nel suo Testamento, per evi– tare simili privilegii comanda a li suoi Frati, che nela Corte Romana non domandino alcuna littera per la persecutione de li suoi corpi » (Const., n. 11). « Commando fermamente per obe– dienza a tutti i Frati, che in qualun– que loco sono, non habbino ardi– mento di domandar alcuna littera nella Corte Romana per se, ne per interposita persona, ne per Chiesa, ne per alcun loco, ne sotto specie di predicatione, ne per persecutione de' suoi corpi » (Test., p. 67). Los ministros provinciales deben examinar diligentemente a los aspirantes a la vida religiosa, para evitar la multitud de frailes inútiles, pues, « come predisse el seraphyco Pa– tre in morte proximo: Nissuna cosa e per nuocere tanto a la pura obser– vantia de la Regula, quanto la mol– titudine de li Frati inutili, carnali et animali » (Const., n. 12). 45 Los candidatos a la fraternidad deben distribuir sus bienes entre los pobres, si lo pueden hacer, como lo impuso Cristo al joven del evangelio; « il che l'imitatore di Christo « Li dicano [los ministros a los Francesco non solo observo, et inse- aspirantes] la parola del S. Evan- 45 Se cita ad sensum la mente de san Francisco. Juan de Fano, tomando el texto del libro de las Conformidades, dice: « Dicevano li compagni di S. Fran– cesco che Christo havea a lui rivelato che molti entrariano in quest'Ordine chiamati dali demonij e non da Christo, non per servare il rigor della Regula et asperita, ma per rilassarla e contaminar la sua monditia » (GIOVANNI DA FANO, o. c., p. 68).

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