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336 Elizondo Y propone algunos ejemplos. La existencia jurídica de la pro– vincia y del convento no puede depender automáticamente del nú– mero de religiosos, como parece demostrarlo el canon 102 60 • Si, con respecto al convento, el tema es discutible 61 , a lo menos aparece claro en el código que la unión, división, supresión o extinción de una provincia religiosa de derecho pontificio dependen en última instancia de la santa sede 62 • Pero, a pesar de diversas voces discordantes, el trabajo conti– núa. Rafael de Valfenera presenta el esquema ya terminado, según las anotaciones propuestas por la comisión conjunta. Nuevamente es examinado por el definitorio general y se hacen las oportunas correcciones antes de enviarlo a los padres capitulares. Por fin, Mel– chor de Benisa, en calidad de comisario general, remite los ejempla– res a los religiosos interesados, adjuntando una carta, fechada el 18 de febrero de 1922. En ella les hace las siguientes recomendaciones: en cada uno de los artículos de las constituciones deben poner el placet o non placet; las anotaciones deben redactarse, brevemente y en latín, en hojas aparte, a no ser que se trate de simples cambios de palabras; debe guardarse secreto en todo lo que concierne al muovere. Nei casi nostri evvi qualche cosa di cio? » (Carta citada en la nota 57, p. 2). 60 « Uno dei punti su cui ho invano richiamata l'attenzione dei Padri e che, a mio giudizio, e in contradizione col Codice e lo stabilire, in un modo quasi automatico, l'estinzione e la riviviscenza della Provincia e del Convento a seconda del numero dei Religiosi che vi appartengono. Per quanto pensi e ripensi non mi si puo levare dalla mente i1 principio posto nel can. 102, § 1, che persona moralis, natura sua, perpetua est e che per estinguerla occorre un atto positivo della legittima autorita, oppure che abbia cessato di esistere da cento anni. E mi sembra che non si possa mettere in dubbio che, tanto una Provincia, quanto un Convento vanno annoverati fra le persone morali colle– giali » (Carta citada en la 57, p. 3. 61 « Ma lasciamo pure da parte la personalita morale del Convento, che forse potrebbe dirsi essere conveniente, che dipenda dal numero de' suoi componenti, come i1 Codice fa dipendere dal nllIÍlero de' componenti la domus formata, ma per la Provincia [...] Riguardo al Convento non mi sembra fuori di proposito aggiungere che, messo da parte i1 punto giuridico, potra sempre vedersi, se e come convenga che uno stesso luogo vada soggetto alle alternative di essere, ora ospizio ed ora convento, a seconda che piacera al Provinciale e suo Defini– torio di mandarvi piu o meno religiosi... Anche su cio si avrebbero, in molti casi, delle piu o meno palliate ripercussioni capitolari... Il bonum Ordinis dimanda che si faccia questa nuova ordinazione? » (Carta citada en la nota 57, p. 3). 62 « Ma per la Provincia e espressamente stabilito, che non possa farsi nes– sun cambiamento di unione, di divisione, di soppressione o estinzione, all'infuori della Sede Apostolica: e detto chiaramente, che tutto ad unam pertinet sedem apostolicam (Can. 494, § 1) » (Carta citada en la nota 57, p. 3).
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