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Testi del Nuovo Testamento 273 male a un altro. Ma per carità di spirito volentieri si servano e si obbediscano vicendevolmente. E questa è la vera e santa obbedienza del Signore nostro Gesù Cristo». La Volgata diceva: per caritatem spiritus; ma l'originale greco dice semplicemente: per la carità. Francesco, si capisce, segue la Volgata. Paolo fa consistere in questa specie di gara di mutuo servizio tra i fratelli l'esercizio della vera libertà, alla quale sono stati chiamati i cristiani. E Francesco, nello stesso senso, aggiunge anche la gara di mutua obbedienza tra i fratelli. Anzi, trova in tale dinamica di servizio e di volontà di obbedire il senso autenticamente evange– lico della « obbedienza caritativa» (Adm 3,6). 1 Pt 2,11: Pellegrini e forestieri. RegNB 9,5: « Il Figlio di Dio... fu povero e ospite». RegB 6,2 - Test, 24: « Come pellegrini e forestieri ». .Ecco uno degli elementi più salienti dell'ideale di povertà di una fraternità destinata ad « andare per il mondo» (RegNB 15,1; RegB tit. cap. 3). LP, 14: « Voleva che i frati abitassero sempre nei luoghi carne pel– legrini e forestieri» (cf. LP, 102; 3 Cp, 59; LM VII,2). SP, 5: « Voleva che ogni cosa splendesse di povertà e cantasse la condizione di pellegrini ed esuli (cf. 2 Cel, 60). 2 Cel, 59: « Nei suoi figli cercava sempre le leggi dei pellegrini, cioè, dimorare sotto tetto altrui, passare via pacifici, anelare alla patria». 1 Pt 2,13: Sottomessi ad ogni umana creatura (= istituzione) per amore del Signore. Francesco legge il testo della Volgata così come suona •- su– biecti omni humanae creaturae -, e dà ad esso il significato di ser– vizio di minorità. RegNB 16,6: « Siano sottomessi (i missionari) ad ogni umana creatura per amore di Dio». EpFid II,47: « Mai dobbiamo desiderare di essere sopra gli altri, anzi dobbiamo essere servi e soggetti ad ogni umana creatura per amore di Dio». Laurentianum - An. XIX 18

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