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Santa Veronica Giuliani 471 stata in grado di descrivere con esattezza e oggettività la propria esperienza una volta ripresasi dall'accesso isterico. La nostra Santa non ha mai avuto bisogno di essere sottomessa, come nei casi ri– portati, ad azione ipnotica per poter riprendere l'uso normale degli arti quando si è trovata « intirizzita » dopo un rapimento. Ritorna sempre da se stessa alla vita ordinaria, partecipando con le conso– relle agli atti comuni, lavorando attivamente in cucina, al bucato, in tutte le faccende conventuali con ogni normalità: Così come esiste uno stato isterico con delle manifestazioni somatiche che accompagnano il climax peculiare di tale psicopatia, esiste anche uno stato mistico, causato dall'invasione divina in un'esistenza umana. Lo stato mistico può esistere, ed esiste di fatto, anche senza estasi, senza visioni e, soprattutto, senza « fenomeni mistici». Allorché questi si manifestano, quello che interessa sa– pere è se la persona che li subisce sia davvero un soggetto dotato del dono della contemplazione infusa e di profonda vita mistica interiore. Una stessa ripercussione corporale, come la catalessia, può essere qualificata come isterica, come epilettica, come tetanica... o come mistica a seconda della causa che la produce. 4. Anzitutto, non dimenticare la persona. - L'autore afferma di limitarsi ad una indagine puramente descrittiva, « un'analisi del genere tipologico-fenomenologico» (p. 17). Infatti, leggendo le sue pagine, si direbbe che la persona di santa Veronica non conti. Que– sto è già un grande rischio scientifico dal momento che ogni feno– meno ha un rapporto inseparabile dal soggetto e, principalmente, tenendo presente che nel nostro caso l'unica fonte di informazione degli stessi fenomeni è la descrizione fatta dalla Santa. In realtà, è grave che si faccia il salto costante dai dati feno– menici alla persona, diagnosticando sulle condizioni psichiche di essa, di solito mediante insinuazioni più o meno ardite: « carattere ciclotimico » (p. 41), una isterica, una « probabile schizzofrenica paranoide» (p. 184), una « evoluzione in senso tipicamente para– noide del carattere veronichiano » (p. 187). Certo, rimangono alcuni aspetti della complessa personalità di santa Veronica non ancora sufficientemente studiati, ma gli elementi forniti sia dai biografi che dal Summarium e, soprattutto, dalle relazioni autobiografiche, dal Diario e dalle lettere della stessa Santa, bastano per avere un'idea assai completa delle componenti umane e spirituali del suo essere, delle modalità dei suoi rapporti, delle sue reazioni, del suo inserimento nella realtà, della coerenza tra il suo mondo personale e l'esistenza reale propria e altrui. Una donna -he ci ha lasciato pagine così luminose e piene di saggezza, che ha ttto di se stessa il ritratto più oggettivo che si possa desiderare,
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