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Vi ha insistito in modo particolare in un discorso del 1 ° marzo 1984 ai ministri provinciali d'Italia 36 • Il papa ricollega il ministero cappuccino delle confes– sioni al saluto di S. Francesco contenuto nel Testamento: « Il Signore ti dia pace! » Saluto che risveglia gioia e spe– ranza e implicitamente annuncia la salvezza che viene dalla riconciliazione con Dio. In tal modo l'apostolato cappuccino delle confessioni viene ricondotto alle sue sorgenti france– scane. Giovanni Paolo II poi insiste sul fatto che il ministero del sacramento della penitenza costituisce « un grande e glo– rioso compito » del nostro Ordine, una « gloriosa tradizio– ne ». Anzi parla esplicitamente di un nostro carisma: « Voi avete il carisma della confessione che dovete mantenere vivo nel vostro cuore e nel vostro ministero. Questo grande, impor– tante carisma! ». La storia cappuccina offre al papa l'esempio ormai pa– radigmatico del P. Leopoldo Mandié, da lui canonizzato. Giovanni Paolo II sollecita i cappuccini di oggi a dedicarsi alla confessione dei fedeli. E fa intendere che essi debbono prepararvisi convenientemente, essendo un ministero sem– pre più arduo. Dice infatti: « Durante il Sinodo tanti vescovi hanno detto che se c'è crisi della confessione sacramentale è anche a causa dei confessori che non sanno confessare ». Nella sua visia al santuario di Loreto dell'l 1 aprile 1985 il papa, riferendosi ai cappuccini, li ha ringraziati in modo speciale per il loro ministero delle confessioni con queste parole: 28 « Ringrazio i padri cappuccini ai quali da cinquanta anni è affi– data la custodia di questo insigne santuario tanto caro al popolo 36 Analecta OFMCapp., 100 (1984) 59.
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